fine-pandemia

Un modello matematico realizzato da un’università di Singapore sulla base della “tendenza attuale” dei casi Covid-19 prevede la “fine teorica” ​​dell’attuale pandemia mondiale per il 14 dicembre. Nonostante si riferisca al mese di dicembre come obiettivo temporale per l’eventuale fine dell’attuale crisi, il modello matematico sviluppato dalla Singapore University of Technology and Design prevede che circa il 99% dei casi di infezione dal nuovo coronavirus può già essere registrato a livello globale il prossimo giugno, in particolare il 21 giugno.

Insieme all’evoluzione mondiale, il modello traccia anche i possibili scenari per diversi paesi, come Spagna, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti (USA), Brasile e Messico.

Nonostante la divulgazione di questi dati, l’istituzione ha sottolineato che si tratta di un modello di previsioni che devono essere osservate con “prudenza”, sottolineando che qualsiasi “eccesso di ottimismo basato su alcune date di fine previste è pericoloso, perché può allentare la disciplina e i controlli“, e può modificare il decorso del virus e dell’infezione.

Sempre basandosi “sull’attuale tendenza dei casi“, il modello matematico indica la fine della pandemia in Italia e nel Regno Unito, due paesi fortemente colpiti dal nuovo coronavirus, rispettivamente per il 10 e l’8 settembre. Le previsioni mostrano anche che questa “fine teorica” ​​raggiungerà la Francia e la Germania l’8 e 14 agosto.

 

Nel resto del mondo

Al di fuori dell’Europa, il modello matematico prevede che gli Stati Uniti – attualmente il paese con il maggior numero di morti (68.934) e i casi di infezione più confermati (quasi 1,2 milioni) – dovranno aspettare fino al 1 ottobre per dichiarare la fine della pandemia.

Le stesse proiezioni stimano anche che il Brasile dovrà aspettare fino al 21 ottobre per dichiarare una possibile fine alla crisi Covid-19, mentre il Messico sarà in grado di farlo prima, a metà settembre.

Come spiegato dall’Università della Tecnologia e del Design di Singapore, questo modello matematico applicato all’epidemiologia, il modello SIR, viene effettuato da dati aggiornati quotidianamente da diversi paesi, al fine di stimare le curve del ciclo epidemiologico e le date di fine teoriche.

Poiché le previsioni vengono aggiornate continuamente con i dati più recenti, l’università ha ammesso che è “previsto” che queste stesse previsioni vengano modificate a seguito di cambiamenti negli scenari a lungo termine. Ha anche avvertito che il modello e i dati risultano imprecisi alla luce delle realtà complesse, mutevoli ed eterogenee dei diversi paesi e, in questo senso, le previsioni devono essere viste con “prudenza” .

A livello globale, la pandemia ha già causato oltre 251.000 morti e contagiato quasi 3,6 milioni di persone in 195 paesi e territori. Più di 1,1 milioni di pazienti sono stati considerati guariti. La malattia viene trasmessa da un nuovo coronavirus rilevato a fine dicembre a Wuhan, città della Cina centrale.