FaceTune è sicuramente l’app più famosa per modificare i tratti del viso: ogni parte ha una sua scheda specifica, nella quale è possibile usufruire delle opzioni per apportare i cambiamenti desiderati. Con l’avvento di Instagram nel 2010, infatti, sono stati sviluppati tantissimi filtri in-app e applicazioni esterne per cercare di esaltare i primi piani e i selfie, allo scopo di farli sembrare più belli. Ma spesso, queste vengono usate più per modificare i lineamenti di un volto che per aggiustare la luminosità o coprire un brufoletto.
I nuovi canoni di bellezza vengono dai Instagram
L’uso di queste app è spesso evidente negli scatti pubblicati su Instagram, ma oggi l’app è solo la punta dell’iceberg. Come sottolineato da un articolo di Jia Tolentino per The New Yorker, assistiamo alla graduale comparsa di un unico viso comune tra le donne. “È giovane, naturalmente, con la pelle liscia, gli zigomi alti, paffuti. Gli occhi da gatto e le ciglia lunghe, da cartone animato. Naso piccolo e ben definito, labbra carnose”. Sembra, infatti, oggi di trovarsi davanti a una foto postata sulla pagina Insta Repeat di Instagram: volti simili e dalle caratteristiche caricaturali, di cui Kim Kardashian West è il “paziente zero”, secondo il makeup artist delle celebrities Colby Smith.
Le ragazze su Instagram alla fine del decennio
Per usare un linguaggio nerd, ma sicuramente evocativo, visto che in questi giorni esce l’episodio conclusivo di Star Wars, assistiamo all’invasione di un esercito di cloni. Alla fine di questo decennio, le bacheche delle giovani di oggi sono piene di visi di ragazze e donne dai tratti in comune, enfatizzati dallo stesso tipo di make up che si vede su Instagram: fondotinta ad alta coprenza, contouring, baking sotto gli occhi, tanti ombretti e rossetto. Come spiega Jia Tolentino, le donne americane si rivolgono ai chirurghi plastici portando con loro le foto di Kim Kardashian o di Kylie Jenner, delle sorelle-modelle Bella e Gigi Hadid, di Emily Ratajkowski, dei modelli di bellezza di riferimento.
La giornalista del New Yorker ovviamente parla in generale degli Stati Uniti, ma l’Italia non è esente da questo fenomeno. Giovanissime che dimostrano più della loro età, tutte uguali, con i capelli ultralisci, glossy e le labbra troppo carnose e “troppo perfette” sotto strati di rossetto liquido, che sulle foto Instagram appaiono, per l’appunto, tutte uguali. Instagram, il cui scopo nel 2010 era la condivisione di foto e spaccati della propria vita, è diventato un’infinita ripetizione di quanto fanno o di come sono altre persone più famose.
Il less is more a quanto pare è finito nell’oblio, per ora. Un secolo fa le donne cercavano di liberarsi dei corsetti, che causavano dolore fisico, per eliminare l’ideale vitino da vespa. A cent’anni di distanza le cose non sembrano essere migliorate: l’ideale di bellezza “plastica” imposta dai social porta, nel migliore dei casi, a contouring esagerati, quasi da servizio fotografico per una rivista di moda; in quello più doloroso, a iniettarsi botox per somigliare a qualcun altro.