Quando entriamo in una fase di sonno profondo, il liquido cerebrospinale (CSF) è responsabile della “pulizia” del nostro cervello con l’aiuto di segnali elettrici noti come onde corte. Questo processo, dettagliato dagli scienziati della Boston University in un nuovo studio sulla rivista Science, ha un ruolo chiave nella prevenzione delle malattie degenerative, come l’Alzheimer.
I ricercatori hanno studiato i legami tra sonno e Alzheimer per decenni. Altri studi precedenti dimostrano che le persone con la morbo di Alzheimer hanno spesso problemi con il sonno e ci sono prove che le persone con difficoltà del sonno sono più vulnerabili a questa malattia.
“Il sonno è molto importante per eliminare i prodotti tossici dei rifiuti metabolici dal cervello“, ha detto Laura Lewis, direttore dello studio. La privazione del sonno, infatti, è associata ad un accumulo nel cervello di gruppi di proteine che sono direttamente correlati allo sviluppo della malattia di Alzheimer. In tal modo, questa scoperta può aiutare a chiarire il legame tra il sonno e questa malattia.
Lo studio
Lewis e il team hanno iniziato ad esplorare il ruolo delle onde cerebrali negli esseri umani durante il sonno. Ciò che era noto finora è che l’attività di queste onde è veloce quando siamo svegli e più lenta con il sonno profondo.
I ricercatori hanno scoperto che, durante il sonno, grandi ondate di liquido cerebrospinale fluiscono dentro e fuori dal cervello ogni 20 secondi e che questo processo serve per eliminare gli sprechi. Le persone con malattie degenerative, come l’Alzheimer, hanno meno onde cerebrali lente e queste sono più deboli. “Pertanto, potremmo aspettarci che ci siano anche onde sempre più piccole di liquido cerebrospinale nelle persone con questi disturbi“.
Ciò che non è ancora chiaro è se la “pulizia” cerebrale compromessa durante il sonno sia una causa o un sintomo di condizioni come l’Alzheimer. “Qualche interruzione nel modo in cui dormiamo può, forse, contribuire al declino della salute del cervello“, ha detto Lewis.
Una cosa è chiara: il sonno non smette mai di regalarci sorprese.