Come ogni rito di passaggio, il Capodanno è sempre molto sentito ed anche i più scaramantici alla fine cedono alle tradizioni, e magari quel cucchiaio di lenticchie lo mandano giù a mezzanotte, meglio non rischiare.
Nell’avvicinarsi di un nuovo anno e nella fine di quello vecchio, si nasconde sempre un pensiero su quello che sarà il nostro futuro ed una riflessione sul tempo passato. Il Capodanno è tempo di bilanci e di progetti, per questo molti ne sentono la pressione in un certo senso. E quale modo migliore delle tradizioni e dei festeggiamenti, per allentare la tensione e cedere alla speranza che con semplici rituali tradizionali, si possa sperare in un nuovo anno positivo. Saranno anche semplici superstizioni, ma provare non costa comunque nulla!
Origini del Capodanno al 1° Gennaio
Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Fu infatti Giulio Cesere, nel 46 a.c., ad introdurre il “Calendario Giuliano” in cui l’anno nuovo iniziava il 1° Gennaio, ovvero il primo giorno del primo mese dell’anno, che deve per l’appunto il suo nome al dio Giano.
Il primo di Gennaio gli antichi Romani, erano soliti invitare a pranzo amici e familiari con cui si scambiavano il dono di un vaso bianco con miele, fichi e datteri. Al dono erano accompagnati anche le strenne, ramoscelli d’alloro come augurio di felicità e buona sorte. Il nome di questi ramoscelli deriva dal farro che venivano raccolti lungo la via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia. Portatrice di fortuna e felicità a lei si deve il termine latino “strenna” che significa presagio fortunato.
Durante tutto il Medioevo, in molti posti il Capodanno veniva festeggiato in date diverse. Fu solo con l’adozione universale del Calendario Gregoriano che, il 1° Gennaio come inizio dell’anno, divenne infine comune.
Le più comuni tradizioni di Capodanno
Uno dei riti più comuni è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre, per assicurarsi che il nuovo anno sia ricco e abbondante. La stessa cosa vale per la meno conosciuta tradizione di mangiare l’uva passa.
Un’altra usanza molto diffusa sono i “botti” di Capodanno. Sempre da lanciare alla mezzanotte del 31 Dicembre, appena si entra nel nuovo anno, tutto questo trambusto e questo rumore dovrebbe allontanare le forze del male e gli spiriti maligni che si aggirano in questo rito di passaggio. Ricacciandoli nel loro mondo e tenendoli lontani dal nostro nuovo anno.
In alcune grandi città come Roma e Napoli, per allontanare tutto il male e la negatività accumulata nell’anno precedente; per lasciare i vecchi pensieri negativi fuori dal nuovo anno, si lanciano via i cocci a mezzanotte. Così come, in segno di cambiamento, allo scoccare del nuovo anno è di buon auspicio buttare le cose vecchie.
A Capodanno si sa, è di buon auspicio indossare per il Cenone della notte di San Silvestro, della biancheria intima rossa. Un colore notoriamente scaramantico e di buon auspicio, che i Romani indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura.
Altre usanze per il Capodanno
Allo scoccare della mezzanotte è importantissima la prima persona che si incontra per strada. La notte di Capodanno è di buon augurio incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrare un prete od un bambino, porta sfortuna.
Un’altra usanza diffusa per l’inizio dell’anno è quella di osservare che tempo che farà nei primi dodici giorni dell’anno e che da questo si possa prevedere quello che sarà il meteo nei dodici mesi del nuovo anno.
A mezzanotte ci si scambierà il bacio sotto al vischio con la persona amata, gesto che ci augurerà un anno ricco di amore in generale e che legherai a noi per un altro anno, la persona che amiamo.
A tavola per il Cenone non devono mai mancare l’uva e le melagrane. In Spagna si usa infatti mangiare 12 chicchi d’uva, uno per ogni rintocco della mezzanotte. La melagrana invece è un simbolo di fedeltà coniugale ed è di buon auspicio.
In Russia si usa invece, dopo il dodicesimo rintocco della mezzanotte del 31 Dicembre, aprire la porta di casa per far entrare l’anno nuovo.
Bizzarre tradizioni per l’arrivo del nuovo anno
In Romania per Capodanno si fanno gli auguri agli animali. È infatti buona usanza parlare con gli animali che si incontrano e porgergli gli auguri per l’anno nuovo.
Nella località di Talca in Cile, le famiglie scelgono di trascorrere l’inizio del nuovo anno al cimitero insieme a tutti i loro cari.
Ad Allendale, una cittadina della Scozia, si svolge a Capodanno una particolarissimo festival. L’evento noto col nome di The Tar Bar’l Festival, consiste in una processione di persone che portano sopra la testa dei vassoi ricavati da vecchi barili di whiskey. Sopra questi vassoi vengono collocati dei contenitori contenenti catrame a cui viene dato fuoco. Vestiti con colori molto vivaci, gli eletti, scaricano poi le fiamme in un grande falò propiziatorio. I portatori hanno questo ruolo per diritto ereditario.
In Brasile si usa vestirsi di bianco ed oro e surfare le prime 7 onde dell’anno per rendere omaggio a Yemanjà, la divinità che protettrice dei bambini e dei mari.
La tradizione Messicana per il Capodanno prevede che si accendano e spengano fuochi. Tra le fiamme si gettano pestelli, mestoli di legno e pietre.
In Ecuador, il 31 Dicembre si può assistere per le strade all’esecuzione dei viejos anos (anni vecchi). Gli “anni vecchi” sono rappresentati da pupazzi di segatura e vestiti vecchi con maschere dei volti di politici locali e internazionali, personaggi famosi e cartoni animati. E quando si avvicina il momento della pubblica esecuzione, gli uomini si travestono da vedove e chiedono soldi per il funerale dei loro “mariti”.