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I problemi oculari legati alla predisposizione genetica possono manifestarsi in diversi periodi della vita, indipendentemente dalla fascia di età dell’individuo. Tuttavia, quando ci si avvicina ai 40, è comune che sorgano alcune complicazioni, a causa del naturale invecchiamento della vista, indebolimento dei muscoli degli occhi e perdita di elasticità. 

Secondo l’oftalmologo Mário Filippo, tra i fattori che potenziano questi danni e possono persino prevederli sono un uso eccessivo di dispositivi elettronici, diete inadeguate e mancanza di protezione dal sole.

Nel corso degli anni, la muscolatura della vista perde il suo tono e la contrazione della lente naturale dell’occhio, la lente, inizia a essere compromessa. “Questo causa quello che viene comunemente chiamato sindrome del braccio corto, cioè quando le persone devono allontanare gli oggetti in modo che possano vederli o leggere qualcosa“, spiega Filippo. Chiamata presbiopia, questo fenomeno di solito inizia all’età di 40 anni.

 

Il legame con gli smartphone

L’uso costante di telefoni cellulari e computer, tuttavia, può anticipare l’arrivo di questo tipo di problema. “Concentrandoci sugli schermi elettronici per lunghi periodi di tempo, i muscoli degli occhi sono contratti a lungo e la ricorrenza di questa abitudine potrebbe predisporre alla miopia nei bambini e negli adolescenti“, afferma l’esperto. Non sorprende che uno studio pubblicato dall’American Association of Ophthalmology (AAO) indichi che circa 5 miliardi di persone avranno una sorta di problema di visione entro il 2050 – il che equivale alla metà della popolazione mondiale.

Inoltre, ciò riduce la lubrificazione, causando secchezza, soprattutto per coloro che lavorano con l’aria condizionata per tutto il giorno. La raccomandazione di Filippo è che ogni ora, l’individuo diraderò l’uso dei dispositivi e guarderà verso l’orizzonte per rilassare i muscoli e creare l’abitudine di idratare maggiormente gli occhi, attraverso l’uso di gocce lubrificanti o lacrime artificiali.

 

Altre cattive abitudini

Una cattiva alimentazione, il diabete, il fumo e l’esposizione al sole non protetta possono anche causare l’insorgenza o l’aggravamento delle malattie legate alla vista, specialmente per coloro che hanno raggiunto l’età di 50 anni, come la degenerazione maculare legata all’età (AMD), ovvero la perdita progressiva della visione centrale che può portare alla cecità. Per evitarlo, si consiglia di cercare una dieta equilibrata, evitare di fumare, usare occhiali da sole e una volta appartenenti alla fascia di età di rischio, andare dal medico occhio, almeno una volta l’anno: “prima un problema di salute è identificato, migliore è la prognosi“, ricorda Filippo.