Il drone di Josef Stano può essere controllato a circa sei chilometri di distanza ed è stato utilizzato per sorvolare il Vulcano di Fuego in Guatemala. Chi ha ripreso il video ha optato per realizzare questa missione rischiosa il 10 giugno, una settimana dopo l’inizio delle eruzioni in quella zona. Nel giorno scelto, il cielo era relativamente pulito, ma è possibile vedere alcune nuvole grigie che, impigliandosi e confondendosi con il motore, ne hanno inesorabilmente influenzato il volo.
Le slavine sono state responsabili dell’erosione di un lato del vulcano e sono composte da un torrido mix di rocce vulcaniche. Stanley Mertzman, un vulcanologo del Franklin e Marshall College, ha spiegato che, tra le rocce, ci sono pezzi di montagna distaccatisi e anche piccole rocce di nuova formazione, delle dimensioni delle palle da golf.
Per avere un’idea dello scenario terrificante, è possibile vedere il video caricato su YouTube al termine dell’articolo. Un vero e proprio paesaggio infernale che non avremmo potuto vedere se non con l’aiuto di un drone.