Il Pentagono ha annunciato una competizione per lo sviluppo di un veicolo di ricognizione aerea senza equipaggio che potrebbe essere lanciato dai sottomarini. I nuovi dispositivi dovranno essere in grado di eseguire voli sotto il controllo dell’operatore e in modo completamente autonomo.
Attualmente, la Marina degli Stati Uniti utilizza già, in misura limitata, i droni Blackwing. Questi veicoli sono lanciati da sottomarini in un contenitore speciale. Quando galleggia, il contenitore lancia il drone, che inizia a ruotare attorno a una determinata area. Il dispositivo risponde per ritrasmissione dei segnali. E’ possibile anche trasmettere dati video, sebbene non si possa ancora parlare di intelligenza completa.
Secondo la richiesta dell’esercito degli Stati Uniti, il nuovo drone dovrebbe essere in grado di trasportare diversi sistemi di ricognizione e sorveglianza. La durata del volo deve essere di almeno un’ora e la portata del suo funzionamento superiore a 55,6 chilometri. Il dispositivo deve comunicare con il sottomarino che lo ha lanciato, crittografato con l’aiuto dell’algoritmo AES.
Altri dettagli sul possibile sviluppo non sono ancora stati resi noti. Al Pentagono hanno annunciato che, in base ai risultati della competizione, verrà determinato un vincitore che dovrà assemblare un prototipo del drone per il test.
I droni Blackwing
I droni Blackwing sono piccoli veicoli con ali pieghevoli. Sono collocati in un contenitore speciale con un diametro di 7,62 centimetri. Questi dispositivi funzionano con sistemi di lancio di bersagli falsi o tubi lanciasiluri.
Dopo il lancio, Blackwing può rimanere in aria per un massimo di un’ora. Alla fine di questo periodo, i droni si adagiano sull’acqua. Dopodiché, l’equipaggio del sottomarino o della nave statunitense li raccoglie. I militari stanno anche valutando la possibilità di creare una versione di Blackwing con un’unità da combattimento che possa fungere da munizione esplosiva.