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Foto di Amosii da Pixabay

Se fino a ieri il riposo abbondante sembrava sinonimo di benessere, oggi arriva un campanello d’allarme dalla ricerca scientifica. Dormire più di 9 ore al giorno può essere tanto dannoso quanto dormire troppo poco. A dirlo è un nuovo studio che ha analizzato circa 2.000 adulti di mezza età senza segni di demenza, focalizzandosi sugli effetti cognitivi del sonno prolungato.

Secondo i risultati, l’eccesso di sonno è associato a un peggioramento delle funzioni cerebrali, in particolare della memoria, della capacità decisionale e della percezione spaziale.

Il cervello sotto stress: memoria e funzioni esecutive in calo

Lo studio evidenzia che dormire oltre il tempo raccomandato (7-8 ore) può compromettere la funzionalità cognitiva, in particolare in tre aree:

  • Memoria: difficoltà a ricordare informazioni recenti o dettagli concreti.
  • Funzioni esecutive: ridotta capacità di pianificare, organizzare, decidere.
  • Abilità spaziali e visive: minore prontezza nell’interpretare ambienti e movimenti

Questi effetti sono stati più marcati tra le persone con sintomi depressivi, anche se non stavano seguendo terapie farmacologiche.

Depressione e sonno: un binomio a rischio

Il legame tra salute mentale e durata del sonno è emerso con forza. Le persone depresse che dormivano più di 9 ore mostravano i risultati peggiori nei test cognitivi. Anche tra chi assumeva antidepressivi, ma presentava ancora sintomi, si osservavano difficoltà significative.

Al contrario, chi prendeva farmaci ma non mostrava sintomi depressivi tendeva ad avere performance cognitive meno compromesse, suggerendo che la qualità della salute mentale conta quanto il trattamento.

Troppo sonno può anticipare l’invecchiamento cerebrale

Gli autori dello studio, tra cui la neuroscienziata Sudha Seshadri, mettono in guardia: dormire troppo, specie in contesti di disagio psicologico, potrebbe essere un segnale precoce di declino cognitivo o di malattie neurodegenerative. Non sempre il sonno prolungato è rigenerante: a volte può essere un sintomo nascosto di qualcosa che non funziona nel cervello.

Il consiglio? Meno quantità, più qualità

Alla luce di questi dati, il messaggio è chiaro: non basta dormire tanto, bisogna dormire bene. Monitorare le proprie abitudini di riposo, soprattutto se si hanno sintomi di ansia o depressione, è fondamentale per la salute del cervello.

Una corretta igiene del sonno, unita al supporto psicologico se necessario, può prevenire conseguenze a lungo termine e aiutare a vivere una vita più lucida, attiva e consapevole.

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