
Per la prima volta, l’Infarmed – l’ente portoghese per i medicinali – ha approvato e finanziato un farmaco psichedelico per uso ospedaliero destinato a pazienti con depressione maggiore resistente ai trattamenti. Si tratta di Spravato, uno spray nasale contenente esketamina, un derivato della ketamina, noto per i suoi effetti rapidi e innovativi nel trattamento dei disturbi depressivi gravi.
A chi è destinato Spravato
Secondo quanto stabilito da Infarmed il 7 maggio 2025, Spravato potrà essere utilizzato:
- Solo in ambito ospedaliero;
- In adulti con depressione resistente a tre o più antidepressivi;
- In combinazione con altri due farmaci antidepressivi;
- In alternativa alla terapia elettroconvulsivante in pazienti che non possono accedervi, che la rifiutano o che non hanno ottenuto risultati.
Questa approvazione rappresenta una svolta per i pazienti refrattari, ovvero coloro che non rispondono ai trattamenti convenzionali e che spesso restano privi di opzioni terapeutiche efficaci.
Un nuovo approccio con solide basi cliniche
Spravato era già stato approvato e commercializzato negli Stati Uniti dal 2019, ma il Portogallo è ora tra i primi paesi in Europa a garantire il finanziamento pubblico per il suo impiego controllato.
Il farmaco agisce rapidamente, spesso in poche ore, contrastando i sintomi della depressione attraverso un meccanismo diverso dagli antidepressivi tradizionali, che impiegano settimane per fare effetto.
La cornice etica e regolatoria: psichedelici come medicinali
L’annuncio coincide con la presentazione di un documento ufficiale redatto da un gruppo di lavoro composto da:
- Ordini professionali di medici, farmacisti e psicologi;
- Il Consiglio Nazionale di Etica;
- La Società Portoghese di Psichiatria e Salute Mentale.
Il gruppo ha proposto raccomandazioni per regolamentare l’uso clinico delle sostanze psichedeliche, sostenendo che vadano considerate a pieno titolo farmaci soggetti a prescrizione medica, e non più solo sostanze da evitare.
Secondo Albino Oliveira Maia, neuropsichiatra della Fondazione Champalimaud, l’obiettivo è garantire che queste terapie vengano usate in contesti sicuri, clinicamente controllati e sotto supervisione professionale. L’uso improprio, anche se raro, resta un rischio concreto, specie in circuiti alternativi non regolati.
Champalimaud e la ricerca pionieristica con psichedelici
Non è la prima volta che la Fondazione Champalimaud si distingue nel campo: aveva già condotto test sperimentali con psilocibina (“funghi magici”) in pazienti in cure palliative, aprendo la strada a un uso terapeutico e compassionevole degli psichedelici.
Questa nuova approvazione segna un passaggio storico, non solo per i pazienti affetti da depressione maggiore, ma anche per il riconoscimento scientifico ed etico delle sostanze psichedeliche come strumenti terapeutici promettenti.