
Nel Parco nazionale di Waterton Lakes, in Alberta (Canada), gli scienziati hanno identificato una nuova specie di farfalla, Satyrium curiosolus, distinta dalla simile Satyrium semiluna. Caratterizzata da un aspetto marrone e peloso, questa farfalla è stata definita “curiosamente isolata dal filo nero”, riferimento al suo isolamento genetico ed ecologico.
Fino ad oggi, si pensava fosse una sottospecie già nota. Ma la genomica ha rivelato una verità sorprendente.
Isolata da 40.000 anni, con un DNA unico
Il sequenziamento del genoma completo ha mostrato che Satyrium curiosolus è geneticamente distinta da tutte le sue parenti più vicine, con livelli altissimi di consanguineità storica e bassa diversità genetica. Questo suggerisce che la specie sia rimasta isolata per circa 40.000 anni, evolvendosi in modo indipendente in un piccolo ecosistema montano.
Come ha spiegato il biologo Zac MacDonald, la farfalla ha seguito un percorso simile a quello della volpe delle Isole del Canale, sviluppando una popolazione stabile ma geneticamente ristretta.
Una nuova sfida per la conservazione
Il basso tasso di diversità genetica è una spada a doppio taglio: se da un lato ha mantenuto la specie stabile nel tempo, dall’altro rende difficile la sua adattabilità ai cambiamenti ambientali e climatici.
La scoperta di Satyrium curiosolus, pubblicata sulla rivista ZooKeys, rappresenta un campanello d’allarme per gli ecologi. Serve una strategia di conservazione mirata, per proteggere questa specie vulnerabile e unica al mondo.
Un esempio di come la genomica stia rivoluzionando la scienza
“La scoperta di S. curiosolus dimostra come la genomica possa svelare specie criptiche che sfuggono alla tassonomia tradizionale”, afferma Julian Dupuis, coautore dello studio. Le sole osservazioni morfologiche non bastano più: oggi è fondamentale integrare dati genetici, ecologici e geografici per comprendere a fondo la biodiversità.
Foto di István Kopeczny da Pixabay