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Foto di Alex McCarthy su Unsplash

La corsa è da sempre considerata uno degli sport più efficaci per migliorare la resistenza cardiovascolare, perdere peso e mantenersi in forma. Tuttavia, non tutti riescono a sostenere sessioni di jogging prolungate senza affaticarsi o incorrere in infortuni. Ed è proprio qui che entra in gioco il “jeffing“, un metodo rivoluzionario che sta guadagnando sempre più popolarità tra i runner di tutto il mondo.

Il “jeffing”, noto anche come “run-walk-run”, è una tecnica ideata dal maratoneta e allenatore americano Jeff Galloway. Consiste nell’alternare fasi di corsa e camminata secondo un preciso schema di tempi o distanze. Questo metodo, che può sembrare contro intuitivo per chi è abituato alla corsa continua, in realtà offre numerosi benefici sia per principianti che per atleti esperti.

Jeffing, il metodo rivoluzionario per correre meglio e senza infortuni

Uno dei principali vantaggi del jeffing è la riduzione del rischio di infortuni. Correre senza pause può sovraccaricare muscoli e articolazioni, aumentando il rischio di tendiniti, stiramenti e affaticamento. L’alternanza con la camminata permette al corpo di recuperare parzialmente, riducendo lo stress su ginocchia e caviglie.

Inoltre, il jeffing è un ottimo metodo per migliorare la resistenza. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, inserire brevi pause di camminata non riduce le performance complessive, ma può anzi migliorare la capacità di mantenere un buon ritmo su distanze più lunghe. Molti maratoneti utilizzano questa tecnica per gestire meglio lo sforzo e arrivare al traguardo con più energia.

Un altro aspetto interessante del jeffing è che rende la corsa più accessibile a tutti. Chi è alle prime armi spesso fatica a mantenere un ritmo costante, e l’idea di dover correre senza sosta può essere scoraggiante. Grazie al jeffing, anche i principianti possono affrontare allenamenti più lunghi con meno stress fisico e mentale, rendendo il running un’attività più piacevole e sostenibile.

Trovare il giusto equilibrio tra corsa e recupero

Il metodo può essere personalizzato in base alle esigenze di ciascuno. Per esempio, un principiante potrebbe seguire un rapporto di 1 minuto di corsa e 1 minuto di camminata, mentre un runner più esperto potrebbe optare per 5 minuti di corsa e 30 secondi di camminata. La chiave sta nel trovare il giusto equilibrio tra corsa e recupero in modo da ottimizzare le proprie prestazioni.

Un’altra grande qualità del jeffing è il suo impatto positivo sulla motivazione. Sapere che è prevista una breve pausa di camminata aiuta a superare la fatica mentale e fisica, rendendo più semplice affrontare sessioni di allenamento più lunghe. Questo può essere particolarmente utile per chi si allena per lunghe distanze come la mezza maratona o la maratona.

In conclusione, il jeffing rappresenta una strategia efficace per chiunque voglia approcciarsi alla corsa in modo più sostenibile e meno stressante. Che tu sia un principiante o un runner esperto, provare questa tecnica potrebbe sorprenderti, aiutandoti a migliorare le prestazioni e a goderti di più ogni corsa.

Foto di Alex McCarthy su Unsplash