
Per chi soffre di patologie come la sclerosi laterale amiotrofica o ha subito danni al sistema nervoso, comunicare è una sfida quotidiana. Sebbene la mente possa formulare pensieri complessi, l’incapacità di articolare parole li imprigiona in un silenzio forzato. Ora, una nuova tecnologia potrebbe cambiare radicalmente questa realtà, permettendo di tradurre i pensieri in parole in tempo reale.
Dal pensiero alla parola senza attese
Nel 2021, i ricercatori avevano sviluppato un impianto cerebrale capace di convertire il pensiero in parole. Tuttavia, il sistema soffriva di ritardi significativi, poiché necessitava di analizzare intere frasi prima di poterle trasmettere. Oggi, uno studio pubblicato su Nature e condotto dall’Università della California ha superato questo limite grazie a un’interfaccia cervello-computer (BCI) che opera istantaneamente.
Come funziona il nuovo impianto
Il dispositivo sfrutta un’avanzata rete neurale addestrata sull’attività cerebrale di una paziente di 47 anni. Gli scienziati hanno monitorato la sua corteccia sensomotoria mentre immaginava di pronunciare 100 frasi differenti, costruendo un modello in grado di decodificare e sintetizzare il linguaggio in tempo reale. Il risultato è una velocità di traduzione otto volte superiore rispetto ai precedenti sistemi, rendendo la comunicazione molto più fluida e naturale.
Verso una comunicazione senza barriere
I ricercatori sottolineano che migliorare la velocità e la latenza della sintesi vocale è essenziale per garantire una conversazione dinamica e naturale. Sebbene il sistema possa ancora essere perfezionato, i progressi compiuti suggeriscono che una rivoluzione nella comunicazione per chi ha difficoltà nel parlare potrebbe essere più vicina di quanto si pensi. Con ulteriori miglioramenti, questa tecnologia potrebbe restituire la voce a migliaia di persone nel mondo.
Foto di Patrick Schneider su Unsplash