misofonia disturbo
Foto di Denisse Leon su Unsplash

La misofonia è un disturbo neurologico caratterizzato da una forte reazione emotiva e fisiologica a determinati suoni, spesso comuni e quotidiani. Il termine deriva dal greco e significa letteralmente “odio per il suono”. Chi ne soffre prova disagio, ansia e talvolta rabbia in risposta a rumori specifici come il masticare, il ticchettio di una penna o il respiro di una persona vicina.

I sintomi della misofonia variano da persona a persona, ma generalmente includono:
Irritazione immediata di fronte a determinati suoni.

  • Ansia e stress che aumentano all’esposizione al rumore.
  • Rabbia o aggressività in risposta al suono scatenante.
  • Necessità di evitare situazioni o persone che producono questi suoni.
  • In alcuni casi, attacchi di panico o tachicardia

Questi sintomi possono compromettere la vita quotidiana, portando chi ne soffre a isolarsi o a sviluppare strategie per evitare determinate situazioni sociali.

Cause: una questione neurologica o psicologica?

Le cause esatte della misofonia non sono ancora del tutto comprese, ma gli studi suggeriscono che possa derivare da un’ipersensibilità uditiva legata a una disfunzione nelle connessioni tra il sistema uditivo e quello limbico (la parte del cervello che regola le emozioni). Alcuni esperti ipotizzano che possa essere associata a esperienze traumatiche, ansia o disturbi ossessivo-compulsivi.

Come affrontare la misofonia?

Attualmente non esiste una cura definitiva per la misofonia, ma alcune strategie possono aiutare a gestire il disturbo:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta a modificare la reazione emotiva ai suoni scatenanti.
  • Terapia del suono: l’uso di rumori bianchi o suoni rilassanti può mascherare i suoni fastidiosi.
  • Mindfulness e tecniche di rilassamento: ridurre lo stress può diminuire la reattività ai suoni.
  • Uso di cuffie o tappi per le orecchie: un aiuto pratico per ambienti rumorosi

La misofonia è un disturbo ancora poco conosciuto, ma con il giusto supporto è possibile migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto negativo dei suoni scatenanti.

Foto di Denisse Leon su Unsplash