
Mattinata movimentata all’aeroporto di Fiumicino, dove un gattino impaurito ha creato non pochi disagi al traffico aereo. L’episodio si è verificato intorno alle 11 del primo febbraio, quando l’animale, spaventato dal frastuono della pista, ha trovato rifugio in un posto decisamente insolito: il motore di un aereo fermo in sosta.
Dalla cabina di pilotaggio al motore: la fuga del gatto
Il micio, dal pelo bianco e nero, si trovava nei pressi del parcheggio aerei numero 301 quando, probabilmente spaventato dai rumori e dal movimento degli aerei, si è infilato prima nella cabina di pilotaggio e poi nel vano motore. La situazione ha richiesto un immediato intervento da parte del personale aeroportuale, che ha dovuto sospendere le operazioni per evitare pericoli sia per l’animale che per l’aeromobile.
Un salvataggio delicato e carabinieri in pista
Il recupero del gatto non è stato semplice. Gli addetti hanno dovuto procedere con estrema cautela per non ferire l’animale e, al tempo stesso, evitare danni all’aereo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, chiamati a gestire la situazione e garantire la sicurezza delle operazioni.
Gatti randagi in aeroporto: un problema da risolvere
L’episodio ha acceso nuovamente i riflettori sulla presenza di gatti randagi all’interno dell’aeroporto. La società di gestione dello scalo e il comune sono stati sollecitati a trovare soluzioni concrete, come la creazione di un’area sicura e recintata dove accogliere gli animali, proteggendoli dai pericoli delle piste e garantendo la regolarità dei voli.
Un lieto fine per il micio e un sorriso per tutti
Dopo lo spavento iniziale, il gattino è stato salvato senza riportare ferite, regalando un sospiro di sollievo agli operatori coinvolti. L’episodio, pur avendo causato qualche disagio, ha lasciato un segno positivo nella giornata di molti, dimostrando ancora una volta come la sicurezza e il rispetto per gli animali possano andare di pari passo.