ostriche
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I superbatteri resistenti agli antibiotici costituiscono una minaccia crescente, con quasi 5 milioni di morti all’anno legate a infezioni resistenti agli antimicrobici. Le previsioni sono allarmanti: entro il 2050 potrebbero causare fino a 40 milioni di decessi annuali. Di fronte a questa emergenza sanitaria globale, le ostriche offrono una promettente soluzione.

Proteine dall’emolinfa: una risorsa preziosa

Le ostriche sono esposte quotidianamente a microrganismi marini, sviluppando potenti difese immunitarie. Tra queste, le proteine antimicrobiche presenti nell’emolinfa (equivalente al sangue negli esseri umani) si sono rivelate particolarmente efficaci contro batteri patogeni, come lo Streptococcus spp.

Queste proteine possono:

  • Uccidere i batteri responsabili di infezioni respiratorie e cutanee.
  • Inibire i biofilm, strutture che proteggono le colonie batteriche e le rendono resistenti ai trattamenti.
  • Migliorare l’efficacia degli antibiotici convenzionali, riducendo le concentrazioni necessarie e potenziando l’effetto terapeutico.

Ricerche promettenti

Studi recenti dimostrano che le proteine dell’emolinfa delle ostriche non solo combattono patogeni difficili come lo Stafilococco dorato e la Pseudomonas aeruginosa, ma riescono anche a penetrare nei biofilm già formati. In combinazione con antibiotici, queste proteine hanno aumentato l’efficacia delle terapie esistenti da 2 a 32 volte, senza causare tossicità per le cellule umane sane.

Un futuro sostenibile per la medicina antimicrobica

Le ostriche, come la specie di roccia di Sydney (Saccostrea glomerata), sono già allevate a scopo commerciale, il che rende sostenibile il loro utilizzo per la ricerca e il trattamento medico. Tuttavia, saranno necessari ulteriori test su animali e studi clinici sugli esseri umani.

Questa scoperta offre un’opportunità unica per una collaborazione tra ricerca farmaceutica e acquacoltura, aprendo la strada a nuovi antibiotici più efficaci e sostenibili.

Le ostriche, tradizionalmente considerate una prelibatezza, potrebbero ora diventare un elemento chiave nella lotta globale ai superbatteri, fornendo speranza per il futuro della medicina.