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Il Premio Nobel per la Letteratura José Saramago non ha mai avuto paura di esprimere il suo sguardo critico sul mondo, nemmeno quando si trattava di un’icona collettiva come il Natale. Con la sua proverbiale schiettezza, lo scrittore portoghese smontava le tradizioni natalizie, rifiutando di avallare quella che considerava una festività basata su illusioni e consumismo.

 

Una Critica Radicata nell’Infanzia e nella Società

In un estratto del documentario José e Pilar (2010), Saramago confessa candidamente: “Odio il Natale. Mi dispiace per i bambini.” Per lui, questa festa perpetuava una serie di ipocrisie culturali, costruendo un’immagine artificiale di bontà legata a un solo giorno dell’anno.

“La tradizione ci ha fatto credere che ci siano giorni per essere buoni,” spiegava, con un’amarezza che rifletteva un pensiero profondo sulla società. La sua idea era semplice e diretta: attribuire bontà a un singolo giorno giustifica implicitamente comportamenti meno nobili negli altri.

L’Esperienza Personale come Contrasto

Cresciuto in povertà, Saramago ricordava un’infanzia senza giocattoli, ma non senza felicità. Anzi, considerava la mancanza di oggetti materiali un’opportunità per esercitare l’immaginazione, un contrasto netto con l’attuale ossessione per il consumismo. “Mi dispiace per i bambini che hanno tutto e sono comunque infelici.” Secondo lui, l’eccesso di oggetti, sostenuto dall’idea che i bambini debbano essere “felici a tutti i costi“, era più un peso che un dono.

Il Rifiuto dell’Illusione Natalizia

Anche nelle sue poesie, come Natale dal libro Os Poemas Possíveis (1966), Saramago dava voce alla sua visione disillusa:

“Disingamiamoci da questa vecchia illusione:
è il giorno di Natale. Non succede nulla.”

Per Saramago, il Natale non era altro che una promessa vana, una ricorrenza che non portava alcun cambiamento reale, lasciando intatto il disordine del mondo.

Una Posizione che Sfida

Nonostante fosse consapevole che il suo pensiero sarebbe stato accolto come provocazione, Saramago non si tirava indietro. Alla provocazione di essere considerato folle, rispondeva ironicamente: “Vi assicuro che non sono pazzo. È chi ha inventato il Natale così com’è che è pazzo.”

Un Insegnamento per Oltre il Natale

La riflessione di José Saramago sul Natale non era un semplice rifiuto della festività, ma una critica profonda ai costrutti sociali che ci allontanano dalla vera essenza dei rapporti umani. Per lui, ciò che conta non è una celebrazione annuale, ma il modo in cui viviamo e ci relazioniamo tutti i giorni.

In questo senso, anche se odiava il Natale, forse ci invitava a riscoprire quel significato autentico che spesso si perde tra le luci e i regali.