La celiachia sembra ormai qualcosa di così comune tanto che si conosce ogni aspetto, ma non è esattamente così. Ma esattamente dove inizia la reazione allergica/di intolleranza al glutine? Una nuova ricerca della McMaster University in Canada ha individuato il ruolo cruciale di alcune cellule specifiche. Poter sfruttare questa scoperta è potenzialmente in grado di aprire nuove porte per terapie funzionali contro la condizione.
Cose la celiachia? E’ di fatto una malattia autoimmune dove il corpo reagisce in modo negativo alla presenza del glutine negli alimenti, un gruppo di proteine presenti in molti alimenti derivati dal grano, dall’orzo e dalla segale. I sintomi sono banalmente il gonfiore, dolore, diarrea, costipazione e vomito, il corpo che rigetta l’intruso. Attualmente non si può fare altro che evitare del tutto gli alimenti in questione.
Un modo per curare la celiachia?
Le persone con celiachia presentano due geni specifici che vanno a codificare una proteina chiamata HLA-DQ2.5 o HLA-DQ8, proteine che presentano pezzi di peptide del glutine resistenti alla digestione. Quello che si è scoperto è che sono cellule nella parete dell’intestino a causare il rilascio dell’enzima che innesta la risposta immunitaria. Agendo su quest’ultima si potrebbe mitigare la malattia.
Le parole dei ricercatori: “L’unico modo in cui possiamo curare la celiachia oggi è eliminare completamente il glutine dalla dieta. È difficile da fare e gli esperti concordano che una dieta senza glutine non è sufficiente. L’analisi delle cellule dell’intestino, ci ha permesso di restringere la causa e l’effetto specifici e di dimostrare esattamente se e come avviene la reazione.”