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Foto di No-longer-here da Pixabay

Negli ultimi anni, un fenomeno sempre più evidente nell’emisfero settentrionale, soprattutto nel Regno Unito, sta attirando l’attenzione di scienziati e osservatori: le foglie degli alberi rimangono verdi fino a tardi in autunno. Questo cambiamento, collegato all’aumento delle temperature globali, è un esempio di come il riscaldamento globale stia influenzando i cicli naturali delle piante.

 

I segnali dell’autunno che cambiano

Gli alberi decidui regolano la caduta delle foglie in risposta a segnali ambientali, come la temperatura e la luce. Normalmente, il raffreddamento autunnale porta a cambiamenti chimici che inducono la produzione di ormoni come l’auxina e l’acido abscissico, causando il riassorbimento dei nutrienti dalle foglie e il loro caratteristico cambio di colore. Tuttavia, autunni sempre più miti stanno ritardando questo processo, con gli alberi che mantengono il fogliame verde fino alla fine di novembre o all’inizio di dicembre.

Anomalie stagionali: la “falsa primavera”

Fenomeni come la “falsa primavera” stanno diventando più frequenti. Ad esempio, dopo un’estate di caldo record nel 2022, seguita da piogge autunnali e temperature miti, alcune specie come magnolia, ciliegio e biancospino hanno iniziato a fiorire fuori stagione. Tuttavia, un improvviso calo delle temperature, come il fronte freddo del “Troll di Trondheim” nel dicembre dello stesso anno, ha causato danni significativi, colpendo piante giovani e specie normalmente resistenti al freddo.

Impatto futuro sugli ecosistemi

Gli scienziati avvertono che estati sempre più calde e autunni più miti potrebbero modificare in modo significativo il paesaggio arboreo del Regno Unito. Siccità più frequenti e condizioni imprevedibili rischiano di compromettere i cicli di crescita degli alberi decidui, minacciandone la sopravvivenza in determinati ambienti.

Nonostante queste preoccupazioni, gli esperti sottolineano che gli alberi si stanno adattando alle nuove condizioni, rimodellando i propri ritmi naturali. Tuttavia, questi cambiamenti ci ricordano l’urgenza di affrontare il riscaldamento globale per preservare l’equilibrio degli ecosistemi naturali.