Nelle remote acque del Pacifico, tra la Bassa California e le Hawaii, si trova un’area nota come White Shark Café. Questo misterioso punto nell’oceano è diventato oggetto di studio per i biologi marini, in particolare per il comportamento migratorio dei grandi squali bianchi (Carcharodon carcharias). Da anni, gli scienziati osservano con stupore come questi giganti dei mari lascino i ricchi habitat di caccia vicino alla costa californiana per compiere un lungo viaggio verso quello che inizialmente sembrava un deserto marino.
Il termine “White Shark Café” fu coniato dalla biologa marina Barbara Block della Hopkins Marine Station di Stanford. Nel corso delle sue ricerche a cavallo del 2000, Block e il suo team monitorarono i movimenti di sei grandi squali bianchi. Quattro di questi si diressero verso sud-ovest, allontanandosi dai terreni di caccia costieri per immergersi nel profondo dell’oceano. Qui, nella zona centrale del Pacifico, trascorsero lunghi periodi di tempo, sollevando dubbi sul motivo di questa migrazione.
Per anni, il Café è stato considerato un’area sterile dal punto di vista biologico. Tuttavia, studi più recenti, inclusi quelli condotti nel 2018, hanno rivelato che questo “deserto” è in realtà una vivace oasi marina. Grazie a sofisticate tecnologie satellitari e a dispositivi di monitoraggio installati su oltre 20 squali, i ricercatori hanno scoperto che l’area brulica di vita marina, dalle alghe microscopiche a una vasta gamma di pesci e calamari di acque profonde. Queste creature costituiscono una ricca fonte di cibo per i grandi predatori.
Uno dei comportamenti più affascinanti osservati è il loro tuffarsi fino a 450 metri sotto la superficie dell’acqua, probabilmente alla ricerca di prede che si muovono verticalmente con le correnti. Questa scoperta ha svelato una parte del mistero, suggerendo che la migrazione verso il White Shark Café sia legata all’alimentazione.
Tuttavia, la funzione del Café potrebbe andare oltre la caccia. Gli squali maschi, in particolare, hanno mostrato un aumento delle immersioni nel mese di aprile, facendo ipotizzare che l’area possa anche fungere da luogo di accoppiamento. Il comportamento delle femmine, invece, non ha subito variazioni significative, lasciando aperte molte domande sul vero scopo delle immersioni degli squali maschi.
Sebbene i motivi esatti di questa migrazione annuale restino in parte oscuri, il White Shark Café si è rivelato ben lontano dall’essere un semplice “deserto”. È un luogo pieno di vita, che continua a stupire e sfidare la comprensione scientifica di questi straordinari animali.