birra spazio
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La ricerca recente ha rivelato che la produzione di birra nello spazio potrebbe non solo essere possibile, ma anche portare a un prodotto di qualità superiore. Un team di ricercatori, guidato da Pedro Fernandez Mendoza, ha studiato il comportamento del Saccharomyces pastorianus – il lievito comunemente utilizzato nella produzione di birra – in condizioni di microgravità simulata, con risultati sorprendenti.

 

Il Processo di Fermentazione in Microgravità

Il processo di fermentazione è cruciale per la produzione di birra, ma quando avviene in un ambiente di microgravità, come quello spaziale, il comportamento del lievito cambia significativamente. Nello studio, il mosto (il liquido zuccherino ottenuto dalla frantumazione dell’orzo) è stato suddiviso in sei campioni identici, inoculati con lievito. Tre di questi campioni sono stati mantenuti come controlli sulla Terra, mentre gli altri tre sono stati esposti a microgravità simulata attraverso un clinostato, un dispositivo che ruota costantemente il campione per replicare le condizioni spaziali.

Contrariamente alle aspettative che la microgravità potesse interferire negativamente con l’attività del lievito, i ricercatori hanno scoperto che il processo di fermentazione in realtà accelerava in queste condizioni. La microgravità impedisce la sedimentazione delle cellule di lievito, mantenendole in sospensione e garantendo una costante disponibilità di nutrienti, il che sembra migliorare l’efficienza del processo fermentativo.

Riduzione degli Esteri e Miglioramento del Gusto

Uno degli aspetti più interessanti dello studio riguarda la produzione di esteri, composti chimici che influenzano il profilo aromatico della birra. Gli esteri possono contribuire a sapori sia desiderabili che indesiderati; pertanto, il loro controllo è fondamentale per ottenere una birra di qualità. Nella birra fermentata in condizioni di microgravità, i livelli di esteri sono risultati significativamente ridotti.

Questa riduzione è stata attribuita a una possibile minore espressione di un gene del lievito che regola i livelli di esteri, il che potrebbe spiegare la diminuzione degli aromi sgradevoli e, quindi, un miglioramento del gusto complessivo della birra. Sebbene alcuni esteri siano necessari per ottenere certi profili aromatici, un eccesso può portare a sapori non desiderati, e la microgravità potrebbe offrire un metodo naturale per regolare questa produzione.

 

Implicazioni per il Futuro

Andrew MacIntosh, coautore dello studio e professore associato di scienze alimentari presso l’Università della Florida, ha commentato che questi risultati rappresentano solo “il primo pezzo del puzzle.” Con l’avanzare dell’esplorazione spaziale, comprendere gli effetti della microgravità su processi biologici come la fermentazione potrebbe aprire nuove frontiere non solo nella produzione di alimenti, ma anche in altri settori industriali.

In definitiva, la ricerca suggerisce che la birra prodotta nello spazio potrebbe non solo essere fattibile, ma anche potenzialmente più gustosa, grazie agli effetti unici della microgravità sui processi fermentativi. Questo studio pone le basi per future ricerche che potrebbero rivoluzionare il modo in cui pensiamo alla produzione di cibo e bevande nello spazio.