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La salute mentale di Vincent Van Gogh, celebre pittore olandese, è stata oggetto di dibattito e speculazione per anni. Tuttavia, un nuovo studio condotto dall’Università di Groningen ha analizzato oltre mille lettere lasciate dall’artista, portando alla luce nuove informazioni sulla sua condizione psicologica.

Secondo gli esperti, le lettere di Van Gogh suggeriscono una propensione al disturbo bipolare, caratterizzato da fasi di depressione e mania. Durante le fasi ipomaniacali, il pittore sembrava essere più produttivo, dipingendo intensamente. Tuttavia, durante gli episodi depressivi gravi, la sua creatività declinava, e a volte non dipingeva affatto.

Il peggioramento della sua salute mentale lo portò a essere ricoverato in un ospedale psichiatrico per più di un anno. Lo studio evidenzia anche il ruolo del consumo di alcol e della malnutrizione nel deterioramento della sua condizione, oltre ad altri disturbi mentali comorbidi, come l’epilessia focale.

Queste nuove scoperte gettano luce sulla complessa condizione psicologica di Van Gogh e offrono una visione più completa della sua vita e del suo lavoro.

Le lettere di Van Gogh sono state fondamentali per comprendere la sua salute mentale. Scritte principalmente a suo fratello Theo e ad altri parenti, queste lettere non solo documentavano il suo stato d’animo e le sue lotte interiori, ma servivano anche a informare e rassicurare la famiglia.

L’analisi delle lettere ha rivelato episodi di depressione molto gravi, che coesistevano con fasi di estrema creatività. Gli psichiatri dell’Università di Groningen ritengono che Van Gogh fosse affetto da disturbo bipolare, anche se non è stato specificato di che tipo.

Si ritiene che Van Gogh dipingesse di più durante le fasi ipomaniacali del disturbo bipolare, mentre durante i periodi di depressione, la sua produzione artistica diminuiva o cessava del tutto. Questa relazione tra il suo stato d’animo e la sua creatività offre una nuova prospettiva sul legame tra la sua condizione mentale e il suo lavoro artistico.

Il ruolo del consumo di alcol e della malnutrizione nel peggiorare la sua condizione è stato anche evidenziato nello studio. Questi fattori, combinati con il disturbo bipolare e altri disturbi mentali comorbidi, hanno contribuito al deterioramento della sua salute mentale e, alla fine, alla sua tragica fine.

Inoltre, lo studio indica che Van Gogh potrebbe aver sofferto di epilessia focale, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla sua condizione mentale. Questa nuova comprensione della sua salute mentale ci aiuta a gettare luce sulle sfide che Van Gogh ha affrontato durante la sua vita e sulla sua straordinaria capacità di trasformare il dolore in arte.