wasabi
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Il wasabi, famoso per il suo utilizzo nella cucina giapponese come accompagnamento per il sushi, sta emergendo come un alleato sorprendente per i restauratori di papiri dell’Antico Egitto. L’origine di questa collaborazione insolita risiede nelle proprietà antimicrobiche del wasabi, che lo rendono un efficace “killer di microrganismi”.

In uno studio recente, i ricercatori hanno esaminato l’effetto dell’estratto di wasabi sull’eliminazione dei microrganismi presenti sui papiri egiziani. Utilizzando un campione di papiro contaminato con pigmenti rossi, gialli e blu, gli studiosi hanno applicato l’estratto di wasabi diluito in acqua distillata e esposto il campione ai suoi vapori per 72 ore.

Dopo questo periodo di trattamento, sono stati condotti test microbiologici e spettroscopici sul campione, rivelando che tutti i microrganismi erano stati eliminati e che il papiro rimaneva intatto, senza alterazioni nella fibra o nei pigmenti.

Ciò che è particolarmente significativo è che anche dopo un processo di invecchiamento accelerato equivalente a 100 anni, il papiro trattato con estratto di wasabi è rimasto praticamente identico, dimostrando l’efficacia a lungo termine di questa soluzione.

Questo studio suggerisce che il wasabi potrebbe essere un’alternativa naturale e sicura per il restauro e la disinfezione dei papiri egiziani, preservando la loro integrità fisica e chimica senza l’uso di sostanze chimiche dannose che potrebbero compromettere pigmenti e fibre.

Questa scoperta apre la strada all’applicazione di metodi simili per la conservazione di pergamene e dipinti, offrendo un approccio innovativo e promettente per la protezione del patrimonio storico e artistico.