Le proteine tardigrade potrebbero rappresentare la chiave per rivoluzionari trattamenti medici, secondo un recente studio condotto dall’Università del Wyoming negli Stati Uniti. Queste proteine, originariamente scoperte nei tardigradi, noti per la loro capacità di sopravvivenza in condizioni estreme, potrebbero offrire soluzioni salvavita nei casi in cui la refrigerazione non è possibile, e potrebbero conferire agli esseri umani alcune delle straordinarie abilità di questi microrganismi.
I tardigradi, anche chiamati orsi acquatici, sono invertebrati microscopici noti per la loro incredibile capacità di sopravvivere in condizioni estreme. Questi microrganismi possono resistere a estremi di temperatura, pressione, disidratazione e radiazioni che sarebbero fatali per altre forme di vita. Nel 2019, gli scienziati hanno scoperto che il segreto della loro invincibilità risiede nella proteina Dsup, che induce uno stato di animazione sospesa chiamato biostasi.
L’ultimo studio condotto dall’Università del Wyoming ha dimostrato che queste proteine tardigrade possono essere introdotte nelle cellule di altri organismi, incluso l’uomo, inducendo uno stato di biostasi che rallenta il metabolismo cellulare e conferisce una maggiore resistenza alle pressioni ambientali. Ciò potrebbe portare a trattamenti innovativi che rallentano l’invecchiamento e migliorano la conservazione delle cellule.
Il ricercatore Silvia Sanchez-Martinez spiega che queste proteine gelificano all’interno delle cellule umane, proprio come nei tardigradi, e rallentano il metabolismo. Inoltre, quando le cellule umane vengono messe in biostasi con queste proteine, diventano più resistenti alle pressioni ambientali, conferendo loro alcune delle incredibili capacità di sopravvivenza dei tardigradi.
Thomas Boothby, altro autore dello studio, sottolinea che il processo è reversibile: quando i fattori di stress vengono alleviati, le cellule umane ritornano al loro normale metabolismo. Queste scoperte aprono la strada alla ricerca di tecnologie mirate all’induzione della biostasi nelle cellule, con potenziali applicazioni nel rallentamento dell’invecchiamento e nell’aumento della stabilità delle colture cellulari.
In conclusione, le proteine tardigrade potrebbero avere un impatto significativo sul futuro della medicina e della ricerca biologica, aprendo la strada a trattamenti innovativi e a nuove scoperte sulla sopravvivenza cellulare. Potremmo presto assistere a una nuova era di trattamenti medici ispirati alla resistenza incredibile di questi piccoli organismi.