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Nel 1545, una catastrofe colpì la nazione azteca del Messico, portando alla morte dell’80% della popolazione in soli cinque anni. Mentre i sintomi includevano febbre alta, mal di testa e sanguinamento dagli occhi, dalla bocca e dal naso, la causa di questa epidemia, chiamata “cocoliztli”, rimase sconosciuta per secoli.

 

Nuova Prospettiva a 500 Anni di Distanza

Recentemente, un team di ricercatori dell’Istituto Max Planck in Germania ha condotto uno studio rivoluzionario per risolvere questo antico mistero. Attraverso l’analisi del DNA prelevato dai denti dei resti delle vittime, gli scienziati hanno identificato la causa della tragedia azteca del 1545-50.

 

Rivelazioni Dallo Studio del DNA

I risultati dello studio, pubblicati su Nature Ecology & Evolution, hanno escluso malattie come vaiolo, morbillo e influenza come probabili colpevoli, concentrandosi invece su una forma di tifo causata dalla Salmonella enterica, nota come Paratyphi C. Questo agente patogeno batterico, simile alla Salmonella associata alle uova crude, è stato identificato nei campioni di DNA provenienti da un cimitero di Cocoliztli, fornendo così una nuova prospettiva sulla tragedia azteca.

La Voce Degli Esperti

La ricercatrice Åshild Vågene, coautrice dello studio, sottolinea l‘importanza di questo risultato:

“La causa di questa epidemia è stata dibattuta dagli storici per più di un secolo. Ora siamo finalmente in grado di fornire prove dirette, attraverso l’analisi del DNA antico, per rispondere a una domanda storica di lunga data.”

 

Implicazioni Storiche e Culturali e Prospettive Future

Gli Aztechi, una delle civiltà più significative della Mesoamerica, emersero nel XIV secolo e furono noti per la loro architettura, arte, matematica e il famoso calendario di 365 giorni. La rivelazione della causa di questa tragedia non solo fornisce una chiusura a una lunga incertezza storica ma getta nuova luce sulla complessa storia di questa magnifica civiltà.

Sebbene Paratyphi C. sia considerato il principale sospettato, gli autori dello studio riconoscono che non è possibile escludere del tutto altre cause. La scoperta della causa del “cocoliztli” azteco apre la strada a ulteriori ricerche sulla vita e la morte di questa straordinaria civiltà, portando con sé nuove sfide e domande per gli studiosi del passato.