La Festa della Donna non è solo una celebrazione della bellezza femminile, ma una commemorazione intrisa di storia, lotta e conquiste. La sua origine risale al XIX secolo, un’epoca segnata dagli abusi e dalla mancanza di diritti per le donne.
La sua origine risale al XIX secolo, un periodo segnato da abusi e discriminazioni contro le donne. Nel 1848, Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott riunirono la prima convenzione nazionale per i diritti delle donne negli Stati Uniti, sostenendo l’uguaglianza tra uomini e donne. Tuttavia, la lotta per i diritti delle donne guadagnò slancio nel 1908, con la marcia delle donne a New York per chiedere migliori condizioni di lavoro.
La Giornata Internazionale della Donna fu dichiarata nel 1911, unendo più di un milione di persone in Germania, Austria, Danimarca e Svizzera. La data specifica dell’8 marzo fu adottata in seguito, ispirata alle proteste delle donne russe nel 1917 contro la guerra. La loro mobilitazione portò alla Rivoluzione di febbraio e alla conquista del diritto di voto per le donne.
Nel 1975, le Nazioni Unite ufficializzarono l’8 marzo come Giornata Internazionale della Donna, sottolineando l’importanza della lotta per l’uguaglianza di genere. Nonostante i progressi, dati recenti dell’ONU evidenziano sfide persistenti, come il divario salariale, la sottorappresentanza delle donne nei ruoli di leadership e la continua violenza di genere. La Giornata Internazionale della Donna rimane un richiamo alla necessità di perseverare nella lotta per un mondo più equo e inclusivo.
Ci sono ragioni per continuare la lotta…?
Diamo la risposta con i dati più recenti dell’ONU:
- 2,7 miliardi di donne non possono accedere alle stesse opportunità lavorative degli uomini.
- Nel 2019, meno del 25% dei parlamentari erano donne.
- Una donna su tre continua a subire violenza di genere.
- Delle 500 persone che occupano posizioni dirigenziali alla guida delle aziende più redditizie del mondo, meno del 7% sono donne.
- Nei 92 anni di storia degli Oscar, solo cinque donne sono state nominate nella categoria Miglior Regia; Dei cinque, solo uno ha vinto il premio (Kathryn Bigelow).
- E il divario salariale potrà essere colmato soltanto nel 2086 se non si contrasterà la tendenza attuale.