Il progressivo aumento dell’aspettativa di vita sta caratterizzando molte regioni del mondo, e una recente analisi demografica condotta da David Atance e colleghi dell’Università di Alcalá in Spagna rivela che questo fenomeno è accompagnato dalla riduzione del divario di longevità tra uomini e donne. Lo studio, pubblicato su PLoS One, cerca di identificare modelli globali di mortalità e longevità attraverso dati storici e proiezioni delle Nazioni Unite per 194 paesi dal 1990 al 2030.
I ricercatori hanno analizzato nove indicatori di mortalità, tra cui l’aspettativa di vita alla nascita e l’indice di Gini, una misura di disuguaglianza nella durata della vita. I risultati hanno rivelato che, nonostante le differenze regionali, i paesi potevano essere raggruppati in cinque categorie simili ai continenti, basate sugli indicatori di mortalità.
Tra il 1990 e il 2010, l’aspettativa di vita media è aumentata in tutti i gruppi, mentre la differenza di mortalità tra uomini e donne è diminuita costantemente. Anche se alcuni cambiamenti nei gruppi sono stati attribuiti a circostanze come guerre e instabilità socio-politica ed economica, una tendenza comune emerge: il progressivo aumento della longevità e la riduzione del divario di genere nella mortalità.
Gli esperti hanno notato che, nonostante i cambiamenti nei gruppi, c’è una convergenza nei modelli di longevità tra i Paesi. Questa tendenza sembra persistere anche nelle proiezioni per il 2030, ma i ricercatori sottolineano la necessità di ulteriori studi per valutare l’accuratezza delle stime future.
Il segreto della longevità rimane ancora un mistero, e i ricercatori sottolineano l’importanza di future indagini per comprendere appieno l’evoluzione della longevità e identificare fattori chiave che contribuiscono al prolungamento della vita.