
Uno studio condotto dall’Università di Hong Kong mette in evidenza come l’uso prolungato degli schermi influisca sulla formazione del cervello dei bambini fino a 12 anni. Mentre ci sono alcuni effetti positivi, la revisione sistematica di 33 indagini mette in guardia sui rischi derivanti dall’eccessivo utilizzo di dispositivi digitali.
La ricerca, basata sull’analisi di dati provenienti da 30.000 bambini, rivela che l’uso prolungato di televisioni, videogiochi e tablet ha effetti misurabili su diverse aree del cervello, come confermato da esami di neuroimaging. Ecco le quattro parti del cervello più colpite:
1. Corteccia Prefrontale: Fondamentale per funzioni esecutive, memoria e capacità di pianificare o rispondere flessibilmente alle situazioni.
2. Lobo Parietale: Coinvolto nell’elaborazione delle sensazioni, come pressione, calore, freddo, dolore o tatto.
3. Lobo Temporale: Cruciale per memoria, udito e linguaggio.
4. Lobo Occipitale: Responsabile dell’interpretazione delle informazioni visive.
La maggior parte degli studi evidenzia effetti negativi, incluso un impatto sulla connettività funzionale nelle aree del cervello legate al linguaggio, influenzando lo sviluppo cognitivo. Inoltre, l’uso eccessivo degli schermi può influire negativamente sul sonno dei bambini, con ogni ora di utilizzo correlata a 15 minuti in meno di sonno.
Tuttavia, non mancano alcuni effetti positivi individuati in sei studi. Ad esempio, giocare ai videogiochi è stato associato a un miglioramento delle funzioni esecutive e delle capacità cognitive nei bambini. Gli autori sottolineano che il problema non risiede nell’uso stesso, ma nel tempo dedicato agli schermi.
Hui Li, ricercatore dell’EdUHK, suggerisce che educatori e operatori sanitari riconoscano l’influenza delle esperienze digitali sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Oltre a limitare il tempo di utilizzo degli schermi, si sottolinea l’importanza di sviluppare strategie innovative per sfruttare positivamente l’uso degli schermi nello sviluppo infantile. È essenziale ricordare che, secondo l’OMS e l’American Academy of Pediatrics, si raccomanda solo un’ora di schermo al giorno per i bambini fino a 5 anni.