
Un innovativo studio che si trova attualmente nella prima fase della parte clinica ha ottenuto un risultato importantissimo. I ricercatori sono riusciti a far migliorare la risposta oculare di quattro individui con cecità ad un occhio causata da gravi ustioni chimiche. La terapia usata si basa sull’uso di cellule staminali che in questo contesto sembrano essere in grado di ricostruire parte del tessuto perso durante l’incidente.
I quattro pazienti si possono dividere in due gruppi in realtà non in base alla cecità in sé. I primi due hanno mostrato dei miglioramenti significativi dopo un anno dall’applicazione della terapia mentre gli altri due, grazie all’evoluzione della condizione, hanno avuto la possibilità di ricevere un trapianto di cornea; prima non poteva non essendoci abbastanza materiale sano per l’appoggio.
Cecità: una possibile cura grazie alle cellule staminali?
Le parole dei ricercatori: “I nostri primi risultati suggeriscono che il trattamento potrebbe offrire speranza ai pazienti con cecità che sono rimasti con una perdita della vista incurabile e dolore associato a gravi lesioni della cornea.”
La terapia in questione è innovativa. Nello specifico viene applicato un innesto di tessuto basato su cellule staminali raccolte dall’altro occhio sano della persona. La specificità di questo approccio e che sembra eliminare rischi di rigetto da parte del corpo.
La raccolta avviene nel limite esterno della cornea e quando inserite nell’occhio danneggiato servono per cercare di preservare l’organo in questione. L’obiettivo è di cercare di mantenere la trasparenza dell’occhio in quanto è fondamentale per il passaggio della luce e quindi per la vista in sé. Non si tratta di una cura a 360 gradi per la cecità, ma è approccio che sembra funzionare.