L’olio di oliva potrebbe ridurre il rischio di morte a causa della demenza. Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Un nuovo studio suggerisce che l’olio di oliva potrebbe essere legato ad un minor rischio di mortalità per demenza. Questo grasso vegetale potrebbe dunque essere un ingrediente chiave per ridurre il rischio di demenza fatale.

 

L’olio di oliva per proteggerci dalla demenza

Lo studio, condotto analizzando i dati di oltre 90.000 americani, ha infatti mostrato un rischio di morte per demenza inferiore del 28% in coloro che consumavano più di mezzo cucchiaio di olio di oliva al giorno. Questa relazione sembra inoltre essere del tutto indipendente dalla qualità generale della dieta, suggerendo i benefici unici dell’olio d’oliva per la salute del cervello.

Questa nuova ricerca dunque rafforza l’ipotesi che la scelta dell’olio d’oliva rispetto ad altri grassi come la margarina o la maionese, sia migliore per la nostra salute. Scambiare un cucchiaino di margarina o maionese con una quantità equivalente di olio d’oliva al giorno è stato associato infatti ad un rischio di morte correlata alla demenza inferiore dell’8-14%.

Lo studio offre dunque la speranza che alcuni fattori, come uno stile di vita sano e la dieta, possano aiutare a prevenire o rallentare la progressione di condizioni devastanti come la demenza e il morbo di Alzheimer.

Come afferma infatti Anne-Julie Tessier, RD, PhD, borsista postdottorato presso la Harvard TH Chan School of Public Health e coautrice dello studio, “la nostra ricerca rafforza le linee guida dietetiche che raccomandano oli vegetali come l’olio di oliva e suggerisce che queste raccomandazioni non solo supportano la salute del cuore ma potenzialmente anche la salute del cervello“.

Precedenti studi hanno infatti collegato una maggiore assunzione di olio d’oliva con un minor rischio di insorgenza di malattie cardiache. “Optare per l’olio di oliva, un prodotto naturale, invece di grassi come la margarina e la maionese commerciale è una scelta sicura e può ridurre il rischio di demenza mortale”, ha dichiarato Tessier, che ha presentato i suoi risultati a NUTRITION 2023, l’incontro annuale di punta dell’American Society for Nutrition che si termina oggi a Boston.

 

Uno studio osservazionale a cui dovranno seguire altre ricerche

Si tratta della prima ricerca per studiare la relazione tra dieta e morte correlata alla demenza. Gli scienziati hanno analizzato questionari dietetici e registri di morte raccolti da oltre 90.000 americani in tre decenni, durante i quali 4.749 partecipanti allo studio sono morti di demenza.

Tessier ricorda comunque che si tratta solo di una ricerca osservazionale e non dimostra che l’olio d, oliva sia la causa del ridotto rischio di demenza mortale. Ulteriori studi come studi controllati randomizzati sarebbero necessari per confermare gli effetti e determinare la quantità ottimale di olio d’oliva da consumare per raccogliere questi benefici.