
Le vacanze in montagna sono sempre più popolari, soprattutto durante l’estate. Molti preferiscono la tranquillità e la bellezza naturale dei paesaggi montani rispetto alla tradizionale vita balneare. Tuttavia, per coloro che sono nuovi al mondo delle escursioni in montagna, può essere utile acquisire un vocabolario specifico per evitare situazioni imbarazzanti.
Questo articolo, dunque, vi espone una serie di parole fondamentali che ogni aspirante escursionista dovrebbe conoscere, offrendo un prezioso glossario per rendere le vacanze in montagna più piacevoli e sicure.
Lessico montano
Profilo altimetrico
Quando ci si avventura in un’escursione in alta quota, è essenziale avere familiarità con l’ambiente circostante per evitare sorprese. Il profilo altimetrico di un percorso mostra in anticipo le variazioni di altitudine che si dovranno affrontare. Queste informazioni sono molto importanti per pianificare le pause e gestire l’energia in modo appropriato durante l’escursione.
Ometti di pietra
Durante le escursioni, è possibile incontrare gli “ometti di pietra”, monticelli di sassi che servono come punti di riferimento lungo i sentieri di montagna. Non dovrebbero mai essere distrutti, ma possono essere fotografati come ricordo. Questi monticelli di sassi sono chiamati “bonhomme” in Francia, “ovoo” in Mongolia e “inukshuk” in Antartide.
Costa
Ogni tipo di percorso in montagna ha il proprio nome. La “costa” è un sentiero che attraversa un pendio montuoso in senso longitudinale. Questo tipo di percorso può essere un buon modo per riprendere l’attività fisica dopo un periodo di riposo e sciogliere la “ruggine” dalle ginocchia. Solitamente, presenta una pendenza moderata e una scarsa esposizione al sole.
Mulattiera o carrareccia
La “mulattiera” è un sentiero più largo del normale, tipicamente largo oltre due metri. Questo tipo di strada deriva da antiche vie di comunicazione utilizzate in passato per il trasporto di carri trainati da asini e muli. Le mulattiere possono anche essere chiamate “carrarecce”.
Sentiero esposto, bivacco, cengia e sentiero aereo
Ci sono sentieri più impegnativi che offrono una vista mozzafiato sulle montagne. I “sentieri esposti” sono percorsi con pendii molto ripidi o addirittura verticali su un lato e richiedono molta attenzione. A volte, potrebbe essere necessario fare un “bivacco” su una “cengia” rocciosa, che è un breve tratto con uno spazio sufficiente per fare una pausa durante la salita. Un “sentiero aereo” raggiunge una cresta, una linea sottile dove entrambi i lati sono ripidi o addirittura a strapiombo.
All Free e alpenstock
Quando si affronta una via di scalata “all free”, si utilizzano solo appigli e appoggi naturali, senza fare uso di ancoraggi per progredire o riposare. È fondamentale avere l’attrezzatura adeguata per gestire al meglio le energie durante la scalata e garantire la sicurezza. L'”alpenstock”, un bastone di legno con una punta ferrata, è un prezioso supporto per mantenere l’equilibrio su terreni difficili. In italiano, può essere chiamato anche “pistocco”.
Mal di montagna (Acute Mountain Sickness)
L’aumento dell’altitudine può causare una risposta fisica nel nostro corpo. L'”Acute Mountain Sickness”, tradotto in italiano come “mal di montagna”, si verifica a causa della ridotta pressione atmosferica in alta quota, che comporta una minore presenza di ossigeno nell’organismo e può causare nausea e vertigini. La migliore soluzione per affrontare questo problema è consentire al corpo di adattarsi gradualmente all’aria rarefatta, salendo di quota in modo progressivo e evitando di affrontare subito tragitti troppo impegnativi.