
Un team di ricercatori della Stanford Medicine ha condotto uno studio che si è concluso con l’identificazione di una nuova categoria di depressione, che sembra non risponde alle cure antidepressive convenzionali. Questa nuova variante sembra essere stata identificata nel 27% dei casi diagnosticati.
Una uova variante di depressione con risponde alle cure convenzionali
Questa nuova variante della depressione presenta sintomi che ricordano in diversi aspetti l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività), come la disfunzione cognitiva, la mancanza di autocontrollo e le difficoltà con la pianificazione anticipata.
I trattamenti farmacologici tradizionali per la depressione hanno generalmente come target primario la serotonina nel cervello. Ma secondo quanto riscontrato durante questo nuovo studio, questo tipo di cura risulterebbe essere meno efficace su questa nuova variante di depressione.
Per giungere a questa conclusione, il team di ricercatori ha condotto diversi test su un gruppo di 1008 adulti con diagnosi di disturbo depressivo maggiore e che non erano sottoposti a nessun tipo di cura. Ai partecipanti alla ricerca sono dunque stati somministrati dei trattamenti farmacologici a base di serotonina come Lexapro, Zoloft ed Effexor.
Nel 48% dei casi, in cui non era stato individuato questo nuovo tipo di depressione, la cura farmacologica proposta ha portato alla remissione dei sintomi, mentre solo il 38% dei pazienti con la nuova variante ha mostrato miglioramenti.
Il team di ricerca, guidato da Leanne Williams, autrice principale dello studio, sta dunque eseguendo ulteriori studi di follow up in “un processo per tentativi ed errori” per cercare di individuare un possibile trattamento per questa nuova variante.