
Giugno sarà davvero un mese interessante per gli appassionati di astronomia, in cui saranno visibili, come tutte le estati, stelle luminose e pianeti. Ma a rendere il mese di giugno speciale dal punto di vista astronomico è sicuramente il solstizio.
Parlando di pianeti, per tutto il mese Marte e Venere saranno visibili ogni sera, a poca distanza l’uno dall’altro, nel cielo occidentale dopo il tramonto, mentre Saturno sorgerà verso la mezzanotte, seguito, soltanto dopo due ore, da Giove.
Tra le stelle che illumineranno il cielo di giugno, da non perdere, nelle prime ore dopo il tramonto le Spica e Arcturus. Mentre quello che è conosciuto come il Triangolo estivo, formato dalle stelle Vega, Deneb e Altair, sorgerà a est nelle due ore dopo il tramonto.
Le congiunzioni osservabili nel corso del mese
I pianeti del sistema solare danzeranno inoltre assieme a stelle ed ammassi stellari in un girotondo di congiunzioni tra cui alcune davvero interessanti per gli appassionai di astronomia. Ma vediamo quali sono e quando avranno luogo.
Nella seconda parte della notte tra il 9 e il 10 giugno sarà possibile osservare la congiunzione tra Saturno e la Luna all’ultimo quarto, nella costellazione dell’Acquario. Mentre nella sera del 13 giugno l’ammasso stellare M44, soprannominato il “Presepe”, si troverà in congiunzione con Venere al centro della costellazione del Cancro.
Soltanto la sera dopo, il 14 giugno quindi, la Luna si renderà di nuovo protagonista incontrando Giove sull’orizzonte in direzione Est, nella costellazione dell’Ariete. Da non perdere, la sera del 22 giugno, il corteo creato da Luna, Marte e Venere visibile nel cielo occidentale nella costellazione del Leone.
Le stelle cadenti del mese del solstizio
Dopo la fase di Luna piena, quando il cielo notturno sarà un po’ più buio, tutti gli appassionati di astronomia potranno concentrarsi sulle meteore che sembrano provenire dalle regioni del Dragone e della Lira. Sarà infatti il momento dello sciame meteorico delle Liridi, originate dalla cometa 1915 Mellish, e quello delle xi Draconidi. Quest’anno durante la notte del 16/17 si avrà il picco di attività di entrambe le correnti e una Luna assente, renderà proficue le osservazioni.
Nello stesso periodo, in prossimità dell’eclittica tra l’Aquila e l’Ofiuco saranno attivi anche alcuni radianti minori: le Aquilidi (picco massimo 17/18 giugno), le theta Ofiuchidi (picco il 17 giugno) e le lambda Sagittaridi (picco il 20 giugno).
A fine mese, specialmente nelle notti del 27 e del 28 giugno, sarà d’obbligo controllare l’attività delle Bootidi, una corrente irregolare che ha volte ha esploit incredibili con un alto numero di passaggi.
Finalmente il solstizio d’estate
Il 21 giugno sarà invece finalmente il momento del solstizio, il giorno più lungo dell’anno, che segna ufficialmente l’ingresso nella stagione estiva. Il solstizio di estate è infatti il momento in cui inizia l’estate astronomica ed è determinato da una precisa posizione della Terra rispetto al Sole. A livello astronomico è uno dei due istanti dell’anno in cui il Sole raggiunge la massima declinazione.
Detto anche ‘giorno del sole’, in questo momento dell’anno il Sole raggiunge la massima distanza dall’Equatore e la Terra ha la massima quantità di ore di luce. Quest’anno avrà luogo il 21 giugno 2023 alle 16:57. In quel momento, il Sole raggiungerà il punto di massima elevazione sull’orizzonte e la sua luce illuminerà l’emisfero settentrionale per più di 15 ore.
Opposta la situazione nell’emisfero meridionale del Pianeta. Qui il 21 giugno coincide con il solstizio d’inverno con il giorno più breve dell’anno e il Sole è posizionato all’altezza minima rispetto all’orizzonte terrestre.
Il solstizio sarà accompagnato da un trittico imperdibile per gli appassionati di astronomia. Una sottile luna crescente si troverà infatti in compagnia di Venere e Marte, visibili assieme a ovest dopo il tramonto del 21 giugno.