cane smarrito torna a casa percorrendo 240 km sul ghiaccio
Il cane Nanuq torna a casa dalla sua famiglia percorrendo 240 km sul ghiaccio. Ph. Credit: Mandy Iworrigan via Facebook

Un giovane cane smarrito, è riuscito a ricongiungersi con la sua famiglia dopo un avventuroso viaggio di più di 240 km tra i ghiacci dell’Alaska, attraversando persino lo stretto di Bering ghiacciato.

 

La scomparsa del cane sull’isola di Savoonga

A raccontare la storia del pastore australiano di nome Nanuq e del suo incredibile viaggio di 240 km attraverso il mare di Bering ghiacciato, è la sua proprietaria, Mandy Iworrigan, che vive a Gambell sull’isola di St. Lawrence, in Alaska, dopo essersi finalmente riunita con il suo coraggioso cucciolo di 1 anno.

La signora Iworrigan, con i suoi due figli, il ribelle Nanuq e sua sorella, la cucciola Starlight. aveva fatto visita alla famiglia sull’isola di Savoonga, situata circa a 60 km dall’isola di St. Lawrence. Durante il soggiorno purtroppo entrambi i cuccioli sono scomparsi.

La piccola Starlight ha fatto però ritorno dopo poche settimane, mentre suo fratello Nanuq sembrava essere scomparso nel nulla. Dopo numerose ricerche, e dopo che la signora Iworrigan ha perlustrato la città alla ricerca di Nanuq senza successo, è tornata a casa allertando però amici e parenti nel caso Nanuq si fosse fatto vivo.

 

Il lungo viaggio di Nanuq tra la neve ed il ghiaccio

Dopo circa un mese dalla scomparsa del cucciolo, hanno iniziato a circolare voci di un cane smarrito nel Galles, a circa 240 km a nord-est di Savoonga, nello stretto di Bering. I residenti del luogo avevano infatti iniziato a far circolare le foto di un cane scomparso, che sono casualmente giunte all’attenzione del padre della signora Iworrigan.

Come ha infatti affermato la donna: “mio padre mi ha mandato un messaggio e mi ha detto: ‘C’è un cane che assomiglia a Nanuq in Galles’. Incredula sul fatto che il suo cucciolo fosse praticamente riuscito ad attraversare lo stretto ghiacciato e si trovasse a più di 240 km di distanza dal luogo in cui era scomparso, la signora ha riattivato il suo account Facebook, riuscendo così a confermare che il cucciolo smarrito era davvero Nanuq. Portare a casa il suo amato cagnolino non è stata un’impresa facile, poiché non ci sono voli diretti dal Galles all’isola di St. Lawrence.

 

Il rientro del cane ribelle a casa

Fortunatamente, si è riusciti ad organizzare il rientro di Nanuq a casa, imbarcandolo su un charter che trasportava un gruppo di bambini dal Galles a Gambell per un torneo delle Olimpiadi Junior. Salito a bordo su una cassa prestatale da un insegnante il cucciolo ribelle è arrivato finalmente a casa lo scorso 6 aprile.

Nanuq sembra stare bene nonostante il lungo ed estenuante viaggio tra i ghiacci, a parte il segno di due morsi ricevuti da un animale non identificato. Secondo la signora Irrowigan potrebbe essersi trattato di un lupo, una foca oppure un piccolo nanuq, un orso polare. La parola nanuq, nella lingua siberiana Yupik, indica infatti un orso polare, da cui il cucciolo prende il nome.

 

Un avventura che andrebbe raccontata, se solo i cani potessero parlare!

Di certo il viaggio di Nanuq per 240 km nel profondo dell’Alaska, fino al ghiacciato mare di Bering deve essere stato davvero avventuroso. La signora Iworrigan ha affermato di non avere “idea del perché sia finito in Galles. Forse il ghiaccio si è spostato mentre era a caccia. Sono abbastanza sicura che abbia mangiato avanzi di foca o catturato una foca. Probabilmente anche gli uccelli. Mangia i nostri cibi nativi. È intelligente.”

Di certo, come ha affermato la stessa signora Iworrigan, se Nanuq e Starlight, ormai delle vere celebrità sui social media dell’Alaska, “potessero parlare, entrambi avrebbero una storia incredibile da raccontare.