
Chi ha dei cani sa benissimo che quest’ultimi presentano un range molto vario in fatto di emozioni, alcune più di altre che sembrano essere identiche a quelle dell’uomo. Tra queste c’è l’ansia e uno studio specifico ha mostrato come di fatto questa condizione, proprio a livello cerebrale, risulta essere molto simile alla nostra.
Quando si parla di ansia in generale si va a coprire in realtà una vasta gamma di disturbi che non sempre sono identici nelle varie persone. Proprio per questo motivo non per tutti vale lo stesso trattamento e per cercare di trovare via più adatte anche per i casi più gravi, alcuni ricercatori hanno voluto prima studiare gli animali, soprattutto i cani. Facendo questo sperano di ottenere miglioramenti sia per quest’ultimi, che per le persone.
L’ansia dei cani e quella degli uomini
Per lo studio sono stati scelti esemplari di cani noti per avere stati d’ansia ed esemplari senza. Sono state poi eseguite delle risonanze magnetiche del cervello e andando ad analizzare i dati con la modellazione della funzione cerebrale. Sono stati individuati quelli che poi sono stati definiti come circuiti dell’ansia e qui si trova la somiglianza con l’uomo.
La differenza tra gli esemplari che soffrono di ansia e quello che non ne soffrono è molto evidente. Si parla soprattutto del modo con cui i neuroni comunicano in specifiche regioni del cervello, come quella adibita all’apprendimento e l’elaborazione delle informazioni, a livello di percorsi e di forza delle connessioni. Al tempo stesso l’amigdala risulta essere particolarmente attiva ed efficiente e si ratta della regione associata all’elaborazione della paura.