
Il 14 febbraio 2023, poco prima delle 19:00 un bolide ha illuminato i cieli del centro e del sud Italia. La scia luminosa e l’esplosione di luce, seguita da un boato, è stata infatti causata sicuramente dal passaggio di una meteora a distanza relativamente vicina alla Terra.
Secondo le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di assistere a questo spettacolo, il bolide ha illuminato i cieli per circa 2 o 4 secondi, prima di disintegrarsi completamente entrando a contatto con l’atmosfera.
Sono stati centinaia gli avvistamenti e le testimonianze, e moltissimi i post ed i commenti sui social. L’oggetto è stato descritto come una palla di fuoco di colore verde intenso, con una lunga coda infuocata. Alcuni hanno addirittura riportato di aver sentito un forte rumore, simile ad un boato o ad un esplosione. Le testimonianze dunque sembrano confermare che si è trattato sicuramente di una grande meteora che è riuscita a penetrare negli strati più bassi dell’atmosfera, trasformandosi in un bolide luminoso.
Nelle regioni del Sud Italia, soprattutto Puglia e in Sicilia, il bolide è apparso basso all’orizzonte in direzione Nord. Altri avvistamenti sono stati registrati anche nelle Marche, in Campania, in Basilicata e nel Lazio. Il fenomeno è stato immortalato anche da diverse webcam meteo, tra cui quelle di MeteOne Puglia e Basilicata e quelle del MeteoNetwork Puglia.
Ma che cos’è esattamente un bolide? E perché non è come una normale meteora?
Innanzitutto bisogna specificare che il termine bolide (dal greco bolis, cioè proiettile), per quanto sia di uso comune, non è una nomenclatura scientifica. Il termine viene infatti usato per lo più da astrofili e appassionati per distinguere una meteora molto luminosa, un bolide appunto, da una normale meteora. Questa dicitura non viene dunque utilizzata da astronomi e scienziati, i quali non classificano le meteore in base alla loro luminosità.
Secondo la classica definizione di bolide, si tratta dunque di una meteora molto luminosa, con una magnitudine negativa e almeno pari a quella massima raggiunta dal pianeta Venere nel cielo notturno, o superiore.
Come tutte le meteore, anche i bolidi altro non sono che frammenti di roccia che vagano nel Sistema Solare. Questi frammenti si chiamano tecnicamente meteoroidi, e le loro dimensioni variano da quelle di un granello di sabbia a quelle di una grande pietra, con diametri che possono raggiungere anche il metro.
Quando un meteoroide entra nell’atmosfera si frantuma dando vita alle bellissime scie luminose come quella che abbiamo potuto osservare ieri sera. Il meteoroide che entra nella nostra atmosfera può dare vita ad una meteora, che talvolta è un bolide, se si consuma completamente nell’atmosfera; oppure ad un meteorite se il corpo originario non viene completamente consumato e qualche frammento giunge sino alla superficie terrestre.
Ciò che caratterizza i bolidi è la loro capacità di assumere colori diversi dal bianco. Spesso infatti i bolidi danno vita a scie luminose con colori che variano tra il rosso, l’azzurro, l’arancione e il verde smeraldo, in base alla composizione chimica del meteoroide. Il colore verde della scia luminosa del bolide di ieri è dovuto dunque ad una prevalenza di magnesio nella composizione chimica della roccia spaziale.
Ph. Credit: Campanialive su YouTube