Un team di ricercatori ha proposto di costruire un veicolo spaziale dedicato alla ricerca di oggetti interstellari che intercettano il nostro Sistema Solare, proprio come fece Oumuamua nel 2017. Questo “intercettore interstellare”, sarebbe in grado di avvicinarsi al prossimo asteroide o cometa proveniente da un sistema planetario lontano, mentre transita nel sistema solare.
A caccia di visitatori interstellari come Oumuamua
Finora, gli astronomi hanno individuato tre di questi oggetti al loro passaggio attraverso il nostro sistema stellare, uno dei quali CNEOS 2014-01-08, solo recentemente identificato come oggetto interstellare, nonostante il suo passaggio sia avvenuto nel 2014.
Il più famoso visitatore interstellare è senza dubbio Oumuamua, avvistato per la prima volta nell’ottobre 2017, che inizialmente fu additato da alcuni come una sospetta sonda aliena. Infine la cometa 2I/Borisov, il cui primo avvistamento è stato nell’agosto del 2019.
L’invio di una sonda per cercare e studiare gli oggetti interstellari consentirebbe agli astronomi di fotografare le loro superfici in modo più accurato ricavando dato migliori. Magari potrebbe persino essere in grado di prelevare campioni di gas mentre questi vengono dispersi nello spazio da comete come 2I/Borisov.
Il motivo per cui i ricercatori sostengono che sia necessario inviare un cacciatore di oggetti come Oumuamua sempre pronto e a disposizione, è che spesso quando i telescopi rilevano tali oggetti, è troppo tardi per progettare, costruire e lanciare un veicolo spaziale che sia in grado di inseguirli e studiarli prima che lascino di nuovo il nostro sistema stellare.
Una sonda in attesa e sempre a disposizione
Nel loro studio, non ancora sottoposto a revisione paritaria, i ricercatori suggeriscono infatti che un’agenzia spaziale dovrebbe costruire e lanciare un intercettore interstellare che possa attendere pazientemente. Una volta intercettato l’obiettivo, la sonda sarebbe dunque già pronta per inseguirlo e studiarlo.
Secondo la ricerca, il posto migliore per posizionare un intercettore interstellare dovrebbe essere uno dei punti di Lagrange della Terra. In questi punti nello spazio, l’attrazione gravitazionale di due grandi masse, in questo caso la Terra e il sole, si annullano a vicenda, consentendo a piccoli oggetti come satelliti o asteroidi, o una sonda in questo caso, di rimanere relativamente fissi in una posizione.
La sonda a caccia di nuovi Oumuamua passerebbe la maggior parte della sua vita in modalità a bassa potenza. Il suo risveglio sarà dettato dal rilevamento di un candidato adatto, a quel punto gli scienziati potrebbero inviare la sonda nella migliore posizione possibile per osservare l’ospite interstellare.
Secondo il team di ricerca infatti, che esiste una probabilità del 95% che un intruso simile a ‘Oumuamua possa essere rilevato e esaminato da un potenziale intercettore interstellare entro il prossimo decennio.