
Di recente, i ricercatori cinesi hanno esaminato la scoperta fossile di un raro animale simile a un radioodonte. Questa scoperta sarebbe avvenuta nel 1990, a Chengjiang Lagerstätte, nella provincia dello Yunnan. Inizialmente, gli scopritori hanno identificato l’esemplare come una specie di radioodonte precedentemente descritta. Ma i ricercatori del recente studio hanno scoperto che si tratterebbe di un genere sconosciuto.
I fossili sarebbero di un giovane individuo lungo quasi 15 centimetri e largo circa 5 cm. Sarebbe vissuto durante il periodo Cambriano, 541 milioni e 485,4 milioni di anni fa, e il suo aspetto sarebbe stato molto particolare, con occhi sui fusti, un paio di appendici a forma di braccia uncinate e una coda con lame.
I risultati sono stati condivisi il 7 settembre 2022 sul Journal of the Geological Society.
Fossili di un raro animale della specie radioodonte
I ricercatori hanno ritenuto che lo strano fossile non sarebbe quello di una specie precedentemente nota. Questa ipotesi è nata dopo che si sono resi conto che il fossile ha un paio di arti anteriori appuntiti, noti come appendici predatorie. Secondo gli scienziati, queste caratteristiche differiscono da tutti gli altri radioodonti. Pertanto, hanno deciso di condurre una rivalutazione dei fossili.
Gli scienziati appartengono all’Istituto di geologia e paleontologia di Nanchino presso l’Accademia cinese delle scienze. Questi hanno rilevato somiglianze tra l’esemplare trovato e i radiodonti, ma anche differenze importanti.
Si distinguono principalmente per le loro varie forme di appendici rapaci. Nel fossile, questi avevano forme uniche, quindi sono stati in grado di determinare che si tratta di una nuova specie e di un genere sconosciuto.
Pertanto hanno deciso di nominare la nuova specie Innovatiocaris maotianshanensis, usando i termini latini per “innovazione” e “granchio” aggiunti a Maotianshan, il luogo di Chengjiang dove furono scoperti i fossili.
Questa specie sarebbe stata uno dei predatori più temibili nell’oceano. Con le sue appendici rapaci, poteva predare grandi prede e i loro grandi occhi indicherebbero che avevano una buona vista. La sua struttura corporea complessiva rivela che questo animale era un predatore attivo.
Questa scoperta rivela nuovi indizi sull’evoluzione di questi artropodi e fornisce maggiori dettagli su come cacciavano e si nutrivano. Forse con i prossimi ritrovamenti di nuovi fossili si saprà qualcosa in più su di loro.