
Mentre le automobili con guida autonoma stanno sempre più spopolando, offrendo la promessa di potersi sedere e godersi il paesaggio per alcuni aspiranti conducenti, coloro che soffrono di mal d’auto possono sentirsi preoccupati alla prospettiva di lunghi viaggi in cui la macchina fa la maggior parte della guida. Per offrire un maggior sollievo la giapponese NHK Spring ha suggerito di aver trovato una possibile soluzione: un seggiolino d’auto che è in grado di ridurre i sintomi di cinetosi.
La cinetosi è causata quando le informazioni visive non corrispondono ai movimenti rilevati dall’orecchio interno. Ridurre al minimo il movimento della testa posticipa l’insorgenza dei sintomi, come fastidio allo stomaco, nausea e sbadigli, di circa tre volte il normale periodo di tempo. Il poggiatesta del seggiolino sostiene l’osso occipitale dietro le orecchie, mantenendo ferma la testa quando la macchina accelera o rallenta, ovvero situazioni che possono far accendere i sintomi di cinetosi.
Cinetosi, il seggiolino come soluzione
La capacità dell’auto autonoma a livello 3 permette al guidatore di lasciare il suo lavoro alla vettura, ma dovrà essere sempre pronto a riprendere il comando se necessario. Una volta raggiunto questo livello o livelli superiori, i passeggeri hanno tutto il tempo per utilizzare lo smartphone o pensare alle proprie cose da fare. Per un massimo confort ci vorrà una postazione comoda per viaggi anche lunghi. NHK Spring modella il sedile in modo che la pressione sia distribuita uniformemente dai fianchi ai glutei. Il sedile sarà dotato di un pannello a sfioramento sul bracciolo per il funzionamento di quadranti e display del cruscotto.
I sedili conserveranno anche spazio prezioso per i veicoli elettrici. I nuovi sedili saranno più sottili del 40% rispetto ad altri sedili per auto, ma manterranno lo stesso livello di ammortizzazione e comfort. L’azienda giapponese sta adottando materiale in uretano resistente alle vibrazioni e molle per ridurre lo spessore. Ciò consentirà di risparmiare circa 1-3 centimetri sotto i sedili. Questo spazio può essere utilizzato per batterie più grandi e campi pratica più lunghi. Lo scorso anno, in ambito della guida autonoma, l’Honda Motor ha iniziato a noleggiare berline Legend di fascia alta dotate di un sistema autonomo di livello 3. La metropolitana di Osaka sta collaborando con NTT Docomo e altre società per condurre test dimostrativi di veicoli di livello 4 con l’obiettivo di fornire il trasporto autonomo all’Expo mondiale di Osaka del 2025.
Si prevede che le auto con guida autonoma non diventeranno un veicolo alla portata di tutti, visto l’elevato costo dei sensori LIDAR e del tempo necessario per sviluppare leggi che ne regolano il funzionamento. Quest’anno verranno realizzati circa 120.000 veicoli con autonomia di livello 3 o superiore, secondo il fornitore di informazioni di mercato Fuji Chimera Research Institute. Il numero dovrebbe salire a 10,13 milioni di veicoli nel 2030.
Foto di Lorenzo Cafaro da Pixabay