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Il pianeta, allo stato attuale delle cose, ha sicuramente molti problemi. Uno di questi è l’inquinamento inteso come accumulo di rifiuti che non siamo in grado di processare efficacemente che o finiscono sepolti in qualche discarica, o si disperdono nell’ambiente, magari negli oceani dove attualmente ci sono enormi isole di plastica più grandi di nazioni intere.

Da molto tempo gli scienziati hanno cercato di trovare un modo per far fronte a tale emergenza ambientale e qualcosa è stato trovato, aiuto. Quest’ultimo sembrerebbe arrivare da un ceppo di batteri unico che sarebbe in grado di degradare i composti nocivi presenti nei prodotti con poliuretano, un materiale presente in molti prodotti plastici.

Tali microrganismi sono stati trovati in un sito protetto pieno di questo genere di rifiuti. Erano impegnati a nutrirsi di diolo poliuretano, un variante usata per proteggere da eventuali corrosioni.

 

Batteri in grado di aiutare l’ambiente che mangiano la plastica

Le parole di Hermann Heipieper, autore principale dello studio: “I batteri possono utilizzare questi composti come unica fonte di carbonio, azoto ed energia. Questa scoperta rappresenta un passo importante nella possibilità di riutilizzare prodotti difficili da riciclare. Le grandi materie plastiche non possono entrare o essere assorbite in un microrganismo minuscolo, quindi i batteri in genere non degradano il poliuretano, anche se sono in grado di metabolizzare piccoli frammenti.”

Ovviamente per poter stimare quanto si possono sfruttare degli organismi del genere, c’è bisogno di studi ulteriori, ma già adesso il tutto è alquanto promettente. Un passo importante che potrebbe aiutare a combattere la piaga dei rifiuti plastici.