La flora batterica intestinale è importantissima per il nostro corpo. Uno squilibrio nella suddetta può portare danni a breve, medio e lungo termine in parti anche lontano dall’intestino. Un nuovo studio ha scoperto un aspetto particolare ovvero che i batteri coinvolti possono finire per evolversi e raggiungere altre zone del nostro organismo causando qualche danno.
Hanno visto questa particolarità nei batteri della flora prendendone in esame uno nello specifico, l’Enterococcus gallinarum che si trova nel 6% delle persone. Lo hanno inserito nella flora di topi di laboratorio dove con il tempo si è evoluto in due ceppi distinti. Uno è virato verso il ceppo originale del batterio mentre l’altro ha guadagnato alcune mutazioni. Quest’ultime gli hanno permesso di attraversare le pareti dell’intestino e muoversi per il corpo.
I batteri della flora possono mutare e spostarsi
Nel monitorare la situazione, i ricercatori hanno visto che questi batteri evasi dalla flora intestinale si sono poi accasati in altri organi e tessuti nascondendosi efficacemente al sistema immunitario. Una volta trovata la nuova casa hanno causato nei topi risposte infiammatorie anche legate a malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1.
Questa condizione nasce comunque da una flora batterica intestinale non esattamente sana. Quest’ultima presenta una moltitudine molto ampia di batteri nel suo stato ottimale e questo impedisce ai batteri di trovare spazio per riprodursi e mutare in ceppi malsani e dannosi per il nostro corpo. Capire come funziona questa evoluzione batterica può risultare utile per creare terapie dedicate ai problemi che possono sorgere nel momento che determinati batteri iniziano a espandersi in altri organi.