gatti ipoallergenici
Dagli USA gatti ipoallergenici geneticamente modificati. Foto di Алексей Боярских da Pixabay

Un’azienda statunitense InBio ha intenzione di creare dei gatti ipoallergenici geneticamente modificati, con l’intenzione di permettere anche alle persone allergiche al pelo del gatto di poter godere della compagnia di un amico felino. Grazie alla tecnica di editing genetico CRISPR, i ricercatori dell’azienda hanno infatti cancellato i geni per la codifica della proteina responsabile dell’allergia nelle cellule di gatto.

Si tratta nello specifico di due geni per l’espressione di una proteina che è causa delle reazioni allergiche ai gatti, che sono state rimosse grazie alla tecnica CRISPR dalle cellule degli animali. In questo modo gli amici felini non saranno in grado di produrre la proteina e non provocheranno reazioni nei soggetti allergici.

 

Verso la creazione di gatti ipoallergenici

Secondo i portavoce di InBio, questo potrebbe essere il primo passo per la creazione di gatti ipoallergenici. Ma come afferma Nicole Brackett, a capo del team di ricerca CRISPR di InBio, prima che ciò accada veramente sarà necessario ancora qualche anno.

La proteina che causa allergie ai gatti in circa il 15% della popolazione, è la Fel d 1, ed è secreta dalle ghiandole salivari e cutanee. Da qui si diffonde sulla pelliccia dei gatti quando i felini si puliscono e può disperdersi nell’aria. Quale sia però il suo ruolo nell’organismo dei felini non è ancora noto.

La proteina Fel d 1 è costituita da due diverse subunità, ciascuna delle quali è codificata da un gene diverso, chiamati rispettivamente CH1 e CH2. Quando Brackett e i suoi colleghi hanno confrontato le sequenze dei geni CH1 e CH2 nei gatti domestici con quelle di altre specie di felini come leoni, tigri e puma hanno riscontrato alcune variazioni.

Basandosi sul fatto che la sequenza dei geni con funzioni chiave tende a cambiare poco o per niente, i ricercatori hanno concluso che la proteina Fel d 1 non è essenziale. MA per averne la certezza l’unico modo che abbiamo è aspettare di vedere che cosa accadrà e se ci saranno conseguenze per gli animali che hanno già subito la modifica e non sono più in grado di produrla.

Al momento dunque, prima di eliminare completamente la possibilità per i gatti di produrre la proteina ed essere certi che ciò non sia dannoso per l’animale, saranno necessari ulteriori studi e la strada verso la creazione di gatti ipoallergenici è ancora lunga.