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Ph. credit via Ancient Origins

La scoperta è avvenuta per caso, quando un team di archeologi stava seguendo la costruzione di un nuovo ostello per un club di canottaggio a Basilea. È stata dunque una scoperta accidentale, ma comunque sorprendente. Lo scorso dicembre un team di archeologi stava seguendo i lavori di costruzione di un nuovo spazio per ospitare le barche per il club di canottaggio di Basilea, in Svizzera, quando si sono imbattuti in qualcosa di inaspettato.

Il gruppo ha scoperto le rovine di quello che oggi è considerato l’ultimo anfiteatro costruito dai romani, che si pensava facesse parte della civiltà che abitava nel sito archeologico di Augusta Raurica sul fiume Reno, a est di Basilea. L’anfiteatro di forma ovale è stato costruito in una cava romana abbandonata che era stata utilizzata fino alla tarda antichità. Il ritrovamento di una moneta datata tra il 337 e il 341 d.C. indica anche che l’anfiteatro nacque nel IV secolo. Questo territorio della moderna Svizzera fu occupato dai romani tra il 15 a.C., quando fu annesso da Cesare Augusto, fino al 400 d.C., quando le invasioni germaniche sconfissero e frammentarono il dominio romano.

Ciò che rende questa scoperta così interessante è la datazione delle scoperte nel sito, come la moneta o i materiali utilizzati nella sua composizione: le pietre e la malta. Questi indizi indicano che l’anfiteatro è stato costruito nel IV secolo, il che lo rende l’ultimo ad essere stato creato dalla civiltà romana.

Questo è il secondo anfiteatro ad essere scoperto in Argovia e il terzo nell’antica città romana Augusta Raurica, che si trova principalmente in Svizzera ma si estende anche in territorio francese e tedesco.

Il team ha impiegato del tempo per scoprire che le pareti ovali che hanno trovato provenivano da un anfiteatro e questa rivelazione è stata confermata solo dagli scavi. L’ultimo anfiteatro romano costruito ad Argovia era lungo 50 metri e largo 40 ed era integrato in una cava situata immediatamente a ovest del forte romano di Castrum Rauracense.

Oltre alle mura è stato scoperto un grande cancello sul lato sud e il complesso presentava anche due ingressi laterali, entrambi ancora ben conservati. Le pareti interne avevano segni che ci sarebbero state panche di legno.