
Agli inizi delle festività, oltre fare l’albero di Natale, un’altra cosa ci preoccupa maggiormente: cosa cucinare il giorno di Natale? Ebbene si ognuno di noi ha avuto a che fare con ricette e ricette per stupire i nostri famigliari e amici. Ovviamente oltre alcune novità, le nostre tavole sono piene di piatti che sono delle tradizioni culinarie tramandate da famiglia in famiglia.
Ogni regione italiana ha le proprie tradizioni in cucina e queste cambiano e si differenziano in ogni paese. La regola fondamentale e unica per tutti è quella di mangiare bene e in un paese come l’Italia non potrebbe che non essere cosi. Scopriamo insieme per ogni regione cosa si mangia per queste festività natalizie.
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Piemonte
Uno dei piatti che non può mancare in questa regione è la carbonade, ovvero carne di manzo cotta nel vino rosso. Sono d’obbligo gli agnolotti con sugo d’arrosto, bollito misto con polenta e salse come il bagnetto verde, il risotto con radicchio e il cappone arrosto. Tra i dolci troneggiano la mousse di mele rosse Igp, la torta di nocciole e zabaione e, naturalmente, il torrone d’Alba.
2. Friuli-Venezia-Giulia
In Friuli si va di brovada e muset, un piatto a base di rape e cotechino, con la polenta, poi trippa con sugo e formaggio, e il cappone. Tra i primi piatti troviamo anche i particolari gnocchi di susine, mentre tra i dolci natalizi c’è la Gubana, una torta tonda con un ripieno di uvetta, noci, pinoli e liquore.
3. Trentino Alto-Adige
In questa regione non si può rinunciare a piatti a base di canederli, in brodo, con burro fuso o con ragù di carne, seguiti dal capriolo o dal capretto al forno per poi chiudere con l’immancabile lo strudel o lo zelten, a base di frutta secca e canditi.
4. Valle D’Aosta
Tra gli antipasti troviamo la “mocetta” con crostini al miele, il lardo accompagnato da castagne cotte e caramellate con miele; c’è poi la zuppa alla Valpellinentze, la classica minestra del Natale, arricchita con cavolo, verza, fontina, brodo, noce moscata e cannella. Non può mancare nemmeno la carbonata Valdostana con polenta. Come dolce, abbiamo pere cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano, acqua e vino rosso, ridotte a sciroppo e le tegole, pasticcini secchi da accompagnare con il caffè alla grappa.
5. Liguria
Maccheroni in brodo, ravioli alla genovese e stecchi fritti sono alcuni dei piatti principali del Natale ligure, assieme al cappone lesso, al cappon magro, piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce e alla faraona al forno con carciofi. Tra i dolci troviamo il pandolce accompagnato dal Rossese di Dolceaqua.
6. Lombardia
Questa regione è la regione del panettone, il dolce di Natale per eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Qui gli antipasti di uova, grana e mortadella vengono accompagnati con la mostarda di Cremona. I tortelli di zucca, tipica pasta mantovana, vengono spesso cucinati durante la vigilia di Natale e, solitamente, per il pranzo del 25 dicembre, si preparano i “casoncelli alla bergamasca” che vanno cucinati con il brodo di tacchino. L’anguilla al cartoccio e la tacchinella sono altri secondi piatti serviti spesso durante le feste di Natale.

7. Veneto
Oltre agli antipasti con misto di salumi, sulla tavola natalizia veneta troviamo, tra i primi, brodo di cappone, risotto al radicchio, gnocchi al sugo d’anatra. Tra i secondi la polenta, il baccalá e il lesso con contorno di purè di patate. Tra i dolci il posto d’onore va al pandoro di Verona, ma fanno bella figura anche la mostarda con il mascarpone e il mandorlato di Cologna Veneta.
8. Toscana
Nella tradizione toscana ci sono i crostini di fegatini e i cappelletti in brodo; tra le specialità troviamo il “bardiccio”, una salsiccia di maiale al finocchio, che viene cucinata alla brace dopo la mezzanotte. Mentre tra i dolci tipici di Natale ci sono i cavallucci, dei dolcetti piacevolmente speziati, al profumo d’arancia. E gli immancabili ricciarelli e panforte.
9. Emilia-Romagna
Tortellini e passatelli, rigorosamente in brodo, tagliatelle e lasagne, ma anche tortelli di zucca e alle erbette, prosciutto e culatello: è il Natale dell’Emilia Romagna, patria della cucina a base di carne, dove troneggia il cotechino di Modena, lo zampone con lenticchie, purè e mostarda e il formaggio di fossa con la Saba.
A Modena si fanno però anche delle eccezioni, lasciando spazio al pesce, con gli spaghetti con tonno, sgombro, acciughe e pomodoro, ma anche il baccalà in umido o fritto. Uno dei dolci amati dai bambini emiliani è il Panone bolognese a base di mele cotogne, miele, cioccolato fondente, farina e fichi secchi.

10. Umbria
Pasta ripiena, come cappelletti farciti con cappone e piccione, cardi umbri, cappone bollito sono i protagonisti della tavola umbra. Il panpepato è una delle bontà natalizie, che si affianca alle pinoccate fatte di zucchero e pinoli, e al torciglione serpentello di pasta dolce con mandorle.
11. Marche
Nelle Marche si porta in tavola la ricetta di un timballo cotto al forno molto gustoso, ovvero i Vincisgrassi, conditi con un sugo molto corposo, composto da diversi tipi di carne o gli gnocchi ripieni. Il cappone arrosto è un secondo piatto tipico della tradizione di questa regione. Tra i dolci ci sono il “frustingo” e la “pizza di Natà”, una sorta di panettone, arricchito con prodotti locali e di stagione, come noci, uvetta, pezzetti di cioccolata.
12. Lazio
Spostandoci nella parte centrale della nostra penisola, la sera della Vigilia sulle tavole abbonda il fritto misto di verdure, capitone e baccalà. Tra i primi la pasta e broccoli in brodo di arzilla e l’insalata di puntarelle, mentre per il pranzo del 25 si alternano pasta al forno, che siano lasagne o cannelloni, e cappelletti in brodo, seguiti dall’abbacchio al forno con le patate, ma anche il bollito o il tacchino. E per finire: il torrone e il pampepato, o pangiallo, dalla forma tonda e con la crosta gialla, con un ripieno di frutta secca, miele e frutta candita.
13. Abruzzo
Agnello arrosto e bollito di manzo, ma anche lasagne e zuppe come il brodo di cardi e volarelle sono protagonisti in questa regione. Tipici della zona di Teramo in particolare, sono i caggionetti, ravioli dolci fritti ripieni di mandorle e purè di castagne.
14. Molise
A Natale in questa regione si mangia la zuppa di cardi, il brodetto alla termolese, a base di pesce, e il baccalà arracanato. Viene preparato in due maniere differenti:con mollica di pane, aglio, alloro, origano, uvetta, pinoli e noci, oppure al forno con verza, prezzemolo, mollica, uva passa e noci.
15. Sardegna
Tra i piatti tradizionali sardi troviamo i culurgiones, ravioli ripieni, conditi con del profumato sugo di pomodoro. Un altro primo piatto molto cucinato durante questo periodo sono i malloreddus, gnocchi di semola, dalla superficie striata e leggermente lunghi. Tra i secondi di carne c’è il porcetto con il mirto. I contorni serviti sono semplici, preparati con verdura di stagione, come i ravanelli. Infine, le seadas sono dei dolci fritti, con un ripieno di formaggio, che vengono accompagnati con il miele.
16. Campania
Insalata di rinforzo, pizzelle di pasta cresciuta con baccalà, cavolfiore o vuote, spaghetti con le vongole o sautè di vongole, frittura di pesce, capitone, sono solo alcuni degli immancabili piatti della tradizione partenopea della vigilia di Natale, per lasciar spazio il giorno dopo a tortellini in brodo, cappone, minestra maritata, lesso di carne. Chiudono il ricco pranzo gli struffoli, i roccocò, i mostaccioli e la frutta secca.

17. Puglia
Nel tacco dell’Italia si fanno, invece, le cime di rapa e le pettole, frittelle di pasta lievitata che si farciscono con pomodori, capperi, origano e alici. Si mangia poi anche l’anguilla arrostita, il baccalà fritto e l’agnello al forno con lampascioni, che sono delle cipolline leggermente amare. Tuttavia in Puglia troviamo anche i panzerotti fritti, il baccalà in umido e la tiella di baccalà, una ricetta che prevede che il pesce venga cotto in forno con patate, pomodorini e spezie. Tra i dolci, le cartellate, il torrone e i porcedduzzi, fichi secchi e pasticceria di mandorle.
18. Calabria
Durante la cena della Vigilia di Natale, tra i piatti più preparati sono le grespelle, pizzette di pasta lievitata farcita con verdure o pesce, mentre tra i secondi piatti ricordiamo lo stoccafisso con le patate. Per il pranzo di Natale arrivano a tavola le “scillatelle con ragù”, un tipo di pasta fatto in casa, lavorata con un ferro adatto a dare la loro classica forma, e il capretto al forno. Le “nacatole” sono i classici biscotti di questo periodo, aromatizzati all’anice, seguiti a ruota da fichi a crocetta ricoperti di cioccolato, torroncini, dolci al cedro e al bergamotto.
19. Basilicata
In Basilicata si mangia la minestra di scarole e verze, cotta in un brodo di carne e arricchita con del formaggio. Tra i primi maggiormente preparati, ci sono gli “strascinati”, che prendono il nome dal modo in cui vengono lavorati; poi ci sono le pettole e il baccalá lesso con peperoni cruschi.
20. Sicilia
La cucina siciliana è forse la più variegata e ricca di tradizioni culinarie, in quanto ogni paese ha le proprie che a sua volta hanno delle influenze dalle popolazioni che hanno vissuto proprio in questa regione. A Palermo, per esempio, si prepara lo “sfincione”, una focaccia alta, condita con pomodoro, cipolle, acciughe, origano e caciocavallo. Tra i primi piatti si può scegliere fra la pasta con le sarde e il timballo di anellini. Le “sarde a beccafico” sono un tipico secondo piatto in tutta la regione: ha un sapore molto particolare, poiché il pesce viene insaporito da un trito di pangrattato, uvetta, acciughe, prezzemolo, zucchero, aglio, pinoli e sale.
Ci sono poi le scacce ragusane, i bucellati di Enna, la cassata e i mustazzoli a base di mandorle, tutti piatti tipici della tradizione. Quanti di questi piatti magari non ne eravamo a conoscenza? Beh non ci resta che provare a cucinarne alcuni e stupire i nostri ospiti durante le feste di Natale e magari far diventare qualche piatto una nostra tradizione culinaria di famiglia.
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