
L’attuale attività umana sta andando a modificare il clima terrestre. Di solito si associa questo genere di fenomeni alle attività nate con le rivoluzioni industriali e l’uso intensivo dei combustibili fossili. Detto questo, si possono trovare tracce nel passato di fenomeni simili, ma si tratta di eventi naturali. Una recente ricerca ha mostrato anche altro però.
Analizzando il ghiaccio dell’Antartide tramite carotaggio, si è visto che già a partire dal 1.300 c’è stato un aumento di qualcosa che ha portato l’atmosfera a ricevere sempre più quantità di black carbon, di fuliggine. Questo genere di particelle si crea attraverso la combustione di biomassa. L’aspetto più interessante è che hanno capito anche da dove verosimilmente queste tracce sono arrivate.
Clima: le attività umane nel passato
Le parole di Joe McConnell, uno degli autori dello studio: “L’idea che gli esseri umani in questo momento della storia abbiano causato un cambiamento così significativo nel nerofumo atmosferico attraverso le loro attività di bonifica del territorio è piuttosto sorprendente, Pensavamo che se fossi tornato indietro di qualche centinaio di anni avresti guardato un mondo incontaminato e preindustriale, ma è chiaro da questo studio che gli esseri umani hanno avuto un impatto sull’ambiente nell’Oceano Antartico e nella penisola antartica per almeno gli ultimi 700 anni.”
Secondo il tracciamento dell’origine del fenomeno sono stai i maori, quindi si parla soprattutto della Nuova Zelanda. È sorprende in quanto si tratta di un’area relativamente piccola, ma le cui attività hanno prodotto così tante particelle che queste hanno raggiunto il continente ghiacciato. Oltre agli studi sul clima e sull’atmosfera, questa scoperta può aiutare a comprendere quando tale popolazione abbia raggiunto le terre in questione.