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Esempio di Green Pass. (dgc.gov.it)

La pandemia non è ancora finita, ma a differenze delle precedente ondate non ci sono misure particolarmente restrittive e questo grazie al Green Pass. Il certificato in questione garantisce che una persona abbia completato il ciclo di immunizzazione dovuto all’aver ricevuto entrambe le dose di uno dei vaccini, o una se si era già stati contagiati. Averlo permette di svolgere attività normali come andare al ristorante al chiuso o viaggiare.

Il problema attuale del Green Pass è la durata di 9 mesi dopo l’inoculazione della seconda dose. Questo vuol dire di fatto che in breve a molti sarà già scaduta la validità del suddetto eppure è ancora difficile parlare di una terza dose. Una possibile soluzione potrebbe arrivare semplicemente allungando di 3 mesi la validità del certificato per raggiungere l’anno intero.

 

Green Pass ancora più lungo

Detta così sembra un’operazione alquanto causale, ma in realtà si basa molto sui dati relativi ai vaccini Covid-19. Quest’ultimi sono trattamenti recenti e ogni volta si raccolgono nuove informazioni. Tra queste arrivano quelle relative all’efficacia dei trattamenti e si è visto che in questi mesi è scesa, ma rimane comunque a livelli abbastanza utili per cercare di combattere il virus. In sostanza, il Green Pass avrebbe ancora il senso di certificare che la persona è protetta.

Ovviamente si tratta di una misura tampone che serve per allungare i tempi nel mentre si cerca di capire come procedere. Il punto di arrivo sarà con molta probabilità la terza dose che porterà ad ancora più meni di validità al Green Pass finché non si capirà realmente la direzione della pandemia e di questo virus.