
Mentre l’umanità sta lavorando instancabilmente per controllare l’impatto del coronavirus, recenti scoperte nel mondo marino stanno allertando gli scienziati circa una potenziale minaccia del nuovo morbillivirus nei delfini e nelle balene delle Hawaii. Kristi West, ricercatrice associata presso l’Hawaii Institute of Marine Biology della University of Hawaii di Manoa e direttrice dell’Health and Stranding Lab, ha dichiarato che, dopo due anni di indagini sulla causa della morte di un delfino arenato avvenuta a Maui nel 2018, i ricercatori hanno scoperto un ceppo di morbillivirus nelle acque hawaiane fino ad allora sconosciuto.
La preoccupante scoperta sul delfino arenato
La dottoressa West precisa che il virus, parente del morbillo umano e del vaiolo, causa una malattia infettiva responsabile di focolai mortali tra i mammiferi marini in tutto il mondo.
Sempre secondo quanto afferma la dottoressa West, gli stessi ricercatori non sanno da dove provenga quella particolare specie di delfino: i delfini di Fraser si trovano nelle acque al largo di tutte le principali isole Hawaii, ma molto raramente gli studiosi riescono ad avvistarli in mare. Inoltre, naturalmente, gli scienziati non sanno dove questo esemplare possa aver contratto il virus.
La dottoressa West e un team di ricercatori dell’UH Manoa Health and Stranding Lab hanno condotto un’autopsia dell’animale il 17 gennaio 2018, lo stesso giorno in cui è avvenuto il recupero del delfino. I risultati sono apparsi la scorsa settimana sulla rivista scientifica Nature Scientific Reports. Secondo la ricerca, il delfino maschio sub-adulto che si è arenato a Olowalu alcuni anni fa aveva l’antigene del morbillivirus nel cervello, nel cervelletto, nella milza, nel polmone, nel rene e nei linfonodi. Questo ceppo è il primo collegato a questa specie di delfino. La dottoressa West ha dichiarato a The Maui News che è possibile che il delfino arenato fosse contagioso e avesse trasmesso il virus ad altre specie di cetacei delle piccole isole.