
Negli altopiani asiatici vive un piccolo mammifero simile ad un coniglio, spesso paragonato al personaggio Pikachu della serie di videogiochi Pokémon, complice anche il fatto che l’animale in questione si chiami pica.
Questi curiosi animaletti dall’aspetto tenero, hanno adottato strategie davvero singolari per sopravvivere ai freddi inverni degli altopiani di queste regioni. I pica degli altopiani, che vivono in Asia a quote elevate, mangiano infatti la cacca di yak per poter sopravvivere al rigido inverno. Questo è ciò che emerge da un nuovo studio pubblicato il 19 luglio sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
Sopravvivere ai freddi inverni degli altopiani asiatici
Questi piccoli mammiferi durante l’inverno, quando fa più freddo e c’è meno cibo, non possono andare in letargo. Per sopravvivere dunque ai rigidi inverni dell’altopiano del Qinghai-Tibetano, dove le temperature scendono fino a -30° Celsius, rallentano il loro metabolismo e mangiano cacca di yak.
Come spiega John Speakman, professore di biologia presso l’Università di Aberdeen in Scozia e l’Accademia cinese delle scienze e primo autore dello studio, “molti animali, inclusi conigli e pica, mangiano le proprie feci. Il consumo di cacca, o coprofagia, può aiutare gli animali ad assorbire i nutrienti inizialmente non digeriti nel loro cibo. Ma mangiare le feci di altre specie è relativamente raro”.
I pica sono si trovano in Nord America e in Asia ed i pica degli altopiani vivono in prati d’alta quota fino a circa 5.000 metri di altitudine. Non vanno in letargo, né migrano verso climi più caldi durante l’inverno, per molto tempo dunque è stato un mistero per gli scienziati, il modo in cui questi animali sopravvivessero ai rigidi inverni in quota.
Un lungi studio per scoprire come i pica potessero affrontare temperature così rigide
Proprio per poter rispondere a questa domanda, Speakman e i suoi colleghi hanno studiato i pica degli altopiani per 13 anni. Il loro studio ha comportato l’utilizzo di molte tecniche diverse, dai semplici filmati all’impianto dispositivi di registrazione della temperatura negli animali.
Grazie al loro studio nel lungo termine i ricercatori hanno scoperto che per risparmiare energia, i pica hanno riducono la loro temperatura corporea e limitato l’attività fisica, incluso anche il foraggiamento. In alcune riprese i pica sono stati filmati mentre mangiavano delle feci di yak domestico (Bos grunniens).
I ricercatori ritengono che le feci di yak siano probabilmente facilmente digeribili per i pica, essendo già passati attraverso il loro sistema digestivo. Inoltre si tratta di una fonte di cibo abbastanza disponibile, dato che gli yak sono abbondanti in alcune parti dell’altopiano.
Secondo lo studio, questo tipo di alimentazione, aiuterebbe i pica a spendere meno energia di quanta ne servirebbe per cercare altre fonti di cibo. Inoltre lo sterco può anche contenere nutrienti e acqua.
Questo comportamento spiegherebbe anche il motivo per cui le popolazioni di pica sono più numerose nelle zone dove vivono anche gli yak, anche se gli scienziati pensano che le due specie competano tra loro proprio per il cibo.
Come spiega infatti Speakman “stiamo attualmente studiando quali altri benefici potrebbero derivare da questo comportamento. Considerando anche che ci sono anche alcuni rischi per i pica nel consumare cacca di yak, come ad esempio i parassiti intestinali, quindi probabilmente è per questo che non è un comportamento molto comune”.
Ph. Credit: Walter Siegmund – Opera propria. Via Wikipedia