cavolfiore
Foto di Marc Pascual da Pixabay

Gli studiosi hanno a lungo osservato che molte piante producono foglie, germogli o fiori che formano modelli a spirale. Il cavolfiore è un esempio unico di questo fenomeno, perché queste spirali si ripetono in diverse scale di grandezza, il che costituisce un segno distintivo della geometria frattale. Questa autosomiglianza è particolarmente evidente nella varietà Romanesco a causa della caratteristica forma conica dei fiori. Oggi, secondo un documento apparso sulla rivista Science, un team di scienziati francesi del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) ha identificato il meccanismo che dà origine a questo insolito modello.

 

Ecco le caratteristiche che accomunano il cavolfiore alle meraviglie della scienza

La geometria frattale è la risultante matematica della teoria del caos; un frattale è il modello che deriva dall’onda dell’attività caotica. Quel singolo modello geometrico si ripete migliaia di volte con diversi ingrandimenti. Per questo motivo, i frattali sono spesso paragonati alle matrioske russe. Molti modelli frattali esistono solo nella teoria matematica; tuttavia, negli ultimi decenni, gli scienziati hanno scoperto caratteristiche che rimandano ai frattali in molte forme esistenti in natura, come le gemme che compongono il cavolfiore romanesco. Ogni germoglio è composto da una serie di germogli più piccoli, anche se il modello non raggiunge dimensioni infinitesimali ed è quindi un frattale approssimativo. Le punte ramificate, chiamate meristemi, formano una spirale logaritmica; il numero di spirali sulla testa del cavolfiore corrisponde al numero di Fibonacci, a sua volta collegato alla nota proporzione aurea.

Gli scienziati hanno riflettuto a lungo sui possibili meccanismi alla base di questo insolito schema nella disposizione delle foglie sullo stelo di molte piante, tra cui pini, margherite, dalie, girasoli e cactus, risalendo fino alle osservazioni di Leonardo da Vinci. Nel 1754 il naturalista svizzero Charles Bonnet aveva notato che queste spirali mostravano proporzioni auree in senso orario o antiorario, mentre nel 1837 i fratelli francesi Auguste e Louis Bravais scoprirono la relazione tra le proporzioni delle spirali della fillotassi e la sequenza di Fibonacci.