
Potrebbe essere troppo tardi per salvare alcuni animali dall’estinzione, ma Tullis Matson, con la sua Nature’s Safe, ha messo a punto un piano di riserva: congelare le loro cellule per preservare i loro geni e resuscitare la specie animale che non possiamo salvare.
Dai cavalli da corsa alla conservazione delle specie a rischio
Matson Gestisce un’azienda di inseminazione artificiale per cavalli da corsa dalla fattoria della sua famiglia nello Shropshire, in Inghilterra, dove raccoglie e immagazzina il seme di stalloni premiati per scopi di riproduzione. Ed ora si propone di utilizzare le stesse tecniche per la salvaguardia delle specie in via di estinzione.
Sfruttando le sue abilità messe a punto con i cavalli, Matson sta progettando di costruire la più grande biobanca di cellule animali in Europa di specie in via di estinzione. Nature’s Safe, un’organizzazione benefica che ha fondato nel dicembre 2020, mira a raccogliere 50 milioni di campioni genetici e “congelarli in tempo”, conservando cellule di specie in pericolo di estinzione in vasche criogeniche.
Lavorando con partner tra cui lo zoo di Chester, l’Associazione europea di zoo e acquari e ricercatori dell’Università di Oxford, la sua idea è quella di raccogliere e conservare campioni di sperma, nonché ovuli e altri tessuti, che un giorno potrebbero essere utilizzati per eseguire dei ripopolamenti su popolazioni animali in diminuzione, impedendone così l’estinzione.
Aiutare le popolazioni a rischio con la criogenia e la clonazione, il progetto di Nature’s Safe
Molte specie animali, tra cui il rinoceronte nero, l’orango e la tigre della Sonda, sono già entrate in quello che è chiamato vortice di estinzione, ovvero una popolazione dal numero così limitato che limita il pool genetico così gravemente che l’estrema consanguineità è l’unica opzione. Questo porta la popolazione ad una minore variabilità genetica che li spinge lentamente verso l’estinzione. Uno dei pochi modi per uscire da questo vortice è introdurre il DNA che il pool genetico perso, quello degli antenati morti da tempo.
Matson per più di trent’anni si è concentrato sull’allevamento di cavalli e, in seguito, sulla clonazione di animali domestici per le persone che desiderano sostituire i loro amati animali domestici. Poi, nel 2018, ha avuto un’idea in una conferenza negli Stati Uniti, dove aveva stretto una partnership con la società di clonazione Viagen per trasferire più facilmente il tessuto congelato attraverso l’Europa.
Ed è così che ha proposto la sua idea per la conservazione delle specie per la prima volta allo zoo di Chester. Ma, come afferma egli stesso, “non mi hanno sbattuto la porta in faccia”, ma non erano interessati alla clonazione per la conservazione.
Gli zoo non volevano avere nulla a che fare con la clonazione, afferma Sue Walker, dello zoo di Chester e co-fondatore di Nature’s SAFE. La clonazione di un singolo animale è costosa, ha un alto tasso di fallimento e può produrre animali molto stressati o morire prematuramente. È molto meglio concentrarsi sul salvataggio delle specie dal vortice di estinzione attraverso schemi di ripopolamento e conservazione dell’habitat.
Ma, man mano che il tempo scade e le possibilità di sopravvivenza di una specie diventano più limitate, l’inseminazione artificiale e, in casi estremi, la clonazione possono essere l’opzione migliore, o l’unica.
La raccolta e la conservazione dei campioni di Nature’s Safe
I campioni raccolti da Matson per Nature’s Safe vengono conservate in contenitori criogenico, con azoto liquido che le raffredda. Inoltre per preservare le cellule, il team di Matson le mescola con un crioprotettore, che agisce come una barriera per proteggere il tessuto biologico dai danni del congelamento.
Matson afferma che “siamo davvero in lotta contro il tempo. In teoria, abbiamo bisogno di 50 campioni diversi per ogni specie per andare avanti”. La raccolta di almeno 50 campioni dovrebbe fornire agli scienziati materiale genetico sufficientemente diversificato per fornire una variabilità genetica significativa per una specie in via di estinzione. Clonando animali dallo stesso campione, si otterrebbero individui geneticamente identici e quindi incapaci di creare una popolazione vitale.
Gli animali in via di estinzione destinati a essere conservati nel contenitore Nature’s Safe arrivano nei laboratori di Matson quando sono già morti. Questo perché spesso è impossibile raccogliere campioni di sperma o perché i regolamenti, come le linee guida etiche del Royal Veterinary College del Regno Unito, impediscono di prelevare campioni di DNA da animali in cattività in via di estinzione senza una giusta causa, come un controllo medico, o dopo la loro morte.
Quando un animale muore, viene dunque affidato alle cure di zoologi veterinari, che si occupano di problemi medici giorno per giorno. Eseguono una precisa procedura chirurgica per estrarre i testicoli o gli ovuli e un campione di tessuto. Quindi, chiamano Matson e la sua squadra per venire a prenderli.
La banca di DNA destinata a crescere
Per ora, tutti i campioni di Nature’s Safe si trovano in un’unica posizione, ma l’ente benefico mira a creare un backup in modo che il tessuto possa essere suddiviso in luoghi diversi e salvaguardato per il futuro.
Nature’s Safe segue un rigoroso processo etico messo in atto dagli zoo e ha firmato memorandum d’intesa per assicurarsi la corretta comunicazione e informazione con tutti i partner. Tutti i campioni che Nature’s Safe raccoglie appartengono agli zoo, che decideranno poi se vogliono utilizzarli in progetti di conservazione e ripopolamento.
Gli unici campioni che l’ente benefico sbloccherà sono quelli messi da parte per i test di routine per verificarne la corretta conservazione. Finora non ci sono progetti in corso per utilizzare i campioni archiviati.
Ph. Credit: Nature’s Safe via Facebook