linguaggio obsoleto
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Elon Musk, l’imprenditore multimiliardario e co-fondatore di Neuralink, ha affermato che il linguaggio umano potrebbe diventare obsoleto in 5 o 10 anni. Musk ha rilasciato questa dichiarazione in un’intervista con il comico e podcaster americano Joe Rogan. L’imprenditore ha rivelato ulteriori dettagli sul dispositivo di impianto cerebrale Neuralink, sviluppato principalmente per aiutare le persone colpite da paralisi.

 

Le possibilità di innovare un linguaggio obsoleto

Parlando della possibilità di creare un linguaggio universale, l’eccentrico imprenditore sostiene che, in linea di principio, si potrebbe comunicare molto rapidamente e con molta più precisione; aggiunge di non essere sicuro di cosa succederebbe al linguaggio, ma in una situazione come questa, sarebbe qualcosa di simile a quanto accade in Matrix: se si vuole parlare una lingua diversa, basta scaricare il programma. Musk ha sottolineato che le prime iterazioni di Neuralink saranno incentrate sul tentativo di risolvere le lesioni cerebrali. La comparsa della possibilità di comunicare attraverso la mente richiede un certo tempo; quando gli è stato chiesto quanti anni passerebbero prima di non dover parlare, Musk ha dichiarato che, se lo sviluppo continua ad accelerare, probabilmente ci vorranno da 5 a 10 anni.

Il vulcanico imprenditore ha presentato Neuralink nel 2019, svelando un dispositivo da impiantare nel cervello che utilizza dei fili sottili per rilevare l’attività dei neuroni, permettendo agli utenti di controllare i computer con la loro mente. All’epoca, la tecnologia consisteva in un’unità separata collegata a un microchip impiantato dietro l’orecchio. L’anno successivo, Musk ha presentato il robot chirurgico Neuralink, la macchina utilizzata per inserire il dispositivo. Durante la presentazione, Musk ha mostrato un maiale di nome Gertrude nel cui cervello gli scienziati avevano impiantato un chip. L’esperimento ha rappresentato un piccolo passo avanti verso l’obiettivo di curare malattie umane come la cecità, la paralisi, la sordità e persino le malattie mentali.

 

Un esperimento sui macachi mostra grandi progressi

Alcuni mesi dopo, Musk ha condotto un altro esperimento che mostra la prima interfaccia cervello-macchina a più di 1000 canali completamente impiantata. Per questa dimostrazione, Neuralink ha impiantato il suo chip su un macaco rhesus, modello animale la somiglianza del cui cervello con quello umano e le cui capacità comportamentali consentono lo sviluppo di un BMI corticale motorio basato su mano e braccio. In un post sul blog aziendale, Neuralink spiega che il macaco rhesus permette di progettare, convalidare e far progredire le prestazioni e la robustezza di un sistema completo di motore BMI a circuito chiuso, destinato a migliorare la qualità della vita delle persone con disturbi neurologici.